L’emendamento al decreto Milleproroghe è stato bocciato. E ora?

Una cifra pari a 170 milioni. «Per il territorio, questa bocciatura rappresenta un’offesa amministrativa - dichiara il consigliere provinciale Massimo Gatti -. Non si prendono in considerazione le difficoltà delle persone che quotidianamente si recano a scuola o al lavoro». Inoltre, alcuni Sindaci si lamentano del fatto che c’è il rischio che vengano addossate ai Comuni le responsabilità di quanto sta accadendo. «Qui non si tratta di Destra o Sinistra - afferma il primo cittadino di Settala, Enrico Sozzi -. Bisogna avere chiaro che se non si potrà usufruire di opere connesse, a partire dal raddoppio della Paullese; ci sarà un esorbitante incremento del traffico e per andare a Milano ci vorranno ore e ore». All’interno degli uffici comunali si respira preoccupazione. «Dobbiamo trovare un rimedio, un’alternativa a questa situazione inaccettabile – dice Lidia Rozzoni, sindaco di Pantigliate –. Dobbiamo agire insieme con i Comitati, con i cittadini». Alcuni politici ricordano lo sforzo fatto negli anni Novanta perché fossero portati a termine i lavori della SP415. «Erano gli anni di Tangentopoli – racconta chi quel momento l’ha vissuto –  avevamo bloccato la Paullese. Ora esiste il primo lotto così come lo conosciamo». Ma i soldi dove si possono recuperare? «Le risorse? Che le recuperino!» risponde perentorio Gatti. Nel frattempo, qualche Sindaco non si dimentica di annotare che, di recente, il progetto preliminare per il prolungamento della metropolitana è stato respinto dalla Corte dei Conti.

Alessandra Moscheri