Provincia e Comune cominciano l’anno a braccetto con gli anziani. L’iniziativa provinciale “Amico decoder” continua anche nel 2011

Con queste parole, Letizia Moratti, il sindaco di Milano, ha espresso il proprio riconoscimento nei confronti del fondamentale ruolo che i cittadini “più attempati” rivestono nella società meneghina. Insieme a 1300 anziani, provenienti da differenti realtà presenti sul territorio comunale, il Primo cittadino ha celebrato il Capodanno, con un «atteso e gradito» appuntamento, che «è ormai una tradizione», come ha sottolineato Mariolina Moioli, l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali, presente all’evento.
Durante i festeggiamenti, avvenuti presso l’hotel Marriott di via Washington, a Milano, la Moratti ha evidenziato le più importanti iniziative a favore degli anziani, intraprese dal Comune, nel corso dell’anno appena concluso: il raddoppio dello stanziamento dedicato ai “titoli sociali”, l’incremento dei servizi a domicilio, l’aumento del numero di custodi sociali e dei centri socio-ricreativi, la Teleassistenza e l’Ufficio assistenti familiari e badanti. Il Sindaco ha menzionato anche “Amico decoder”, il progetto promosso dalla Provincia di Milano, grazie a cui gli ultrasessantenni del territorio possono richiedere l’aiuto degli studenti degli Istituti tecnici, per risolvere a costo zero i problemi di ricezione dei canali televisivi, conseguenti all’introduzione del digitale terrestre. Nel dicembre 2010, sono stati effettuati già 170 interventi, a favore di 350 persone; all’Urp della Provincia (numero verde: 800 883311) sono pervenute oltre 900 richieste di informazioni sul servizio. Tanti volenterosi studenti sono pronti a entrare nelle case di altri nonni milanesi – sempre muniti di cartellino di riconoscimento e accompagnati dalla Polizia provinciale – per permettere loro di vedere la tv senza problemi. L’onorevole Guido Podestà, presidente della Provincia, è soddisfatto dei risultati sinora ottenuti, anche dal punto di vista socio-umanitario: «“Amico decoder” ci ha permesso di andare oltre alle prestazioni garantite, in virtù dello scambio intergenerazionale, che sta alla base del progetto ed è mirato ad abbattere il muro della solitudine di troppi anziani».

 

Novella Prestigiovanni

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