Quattro chiacchiere con Giulio Cavalli a proposito della Commissione Antimafia di Milano

Una delle importanti conquiste della Giunta Pisapia è sicuramente quella di aver istituito la Commissione Antimafia a Milano. Il contrasto alle infiltrazioni mafiose è di primaria importanza per una città come Milano, soprattutto in vista di Expo 2015.
A questo proposito, abbiamo intervistato il consigliere regionale Giulio Cavalli, da sempre impegnato in prima linea nella lotta contro le organizzazioni criminali di stampo mafioso.

Consigliere Cavalli, ci conferma che lo scorso venerdi 4 novembre è cominciata l’attività della Commissione Antimafia?

So che è stato ultimato il cosiddetto “comitato di saggi” e quindi credo che ormai sia pronta per cominciare la sua attività. Mentre la politica cerca di trovare gli accordi, le mafie sono già operative e attive. Quindi, mi auguro che sia operativa il prima possibile.


Ci spiega meglio in cosa consiste il progetto che ha portato alla nascita della Commissione?

Si tratta di una commissione consigliare affiancata da un “comitato di saggi”, scelti direttamente dal Sindaco, che prestano il proprio servizio gratuitamente per affrontare le tematiche più spinose sulla legislazione comunale in tema di lotta alla criminalità organizzata in tutti i campi.


Cosa ne pensa dell’operato di Nando Dalla Chiesa, a questo proposito?

Dalla Chiesa parlava di mafie qui in Lombardia quando l'argomento era molto meno di moda e ha studiato un approccio scientifico al tema, cosa che non può che essere utile. Questa, però, è una battaglia collettiva.


E cosa ne pensa del lavoro svolto dalla Giunta Pisapia?

Il Sindaco ha subito alzato l'attenzione su un eccessivo ribasso in occasione del primo appalto Expo, ha parlato dei fenomeni meno raccontati come l'usura e il racket. Ha fatto dell'antimafia uno degli argomenti sempre presenti nell'agenda della propria attività politica. Direi che l'inizio è sicuramente positivo. Ora bisognerà declinare questa attenzione in atti amministrativi.


Susanna Tosti