Ricorre quest’oggi il 19esimo anniversario della strage di via Palestro a Milano

Erano circa le 23.14 del 27 luglio 1993, quando un’autobomba esplose nei pressi del Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Milano, in via Palestro.

La violenta deflagrazione causò la morte di ben 5 persone, cioè tre vigili del fuoco, un agente della Polizia Municipale e un cittadino marocchino che dormiva su una panchina. L'esplosione provocò anche ingenti danni al PAC, che potè essere riaperto al pubblico solo dopo una lunga opera di restauro. L’attentato, che è stato attribuito a Cosa Nostra, rientra in quel piano di attacco diretto alle Istituzioni che insanguinò la prima parte degli anni ’90 e in cui rientrano, tra le altre, anche le stragi di Capaci, via d’Amelio e di via dei Georgofili a Firenze. Quest’oggi, a 19 anni di distanza dalla tragica esplosione, il Comune di Milano ha voluto tributare un omaggio alle vittime di via Palestro, con una cerimonia che ha coinvolto tutte le autorità cittadine. Per l’occasione il Padiglione d’Arte Contemporanea, dove è in programma una mostra dell’artista israeliano Elad Lassry “Verso una nuova immagine”, resterà eccezionalmente aperto con orario prolungato fino alle 24.00.

Redazione Web