Rom e integrazione: il nuovo progetto del comune di Milano prende vita in zona 4

Il Consiglio di Zona 4 si sta adoperando attivamente per la questione dei campi nomadi. Sono stati sgomberati diversi insediamenti abusivi e sono state messe in sicurezza le aree che li ospitavano. Il Comune ha varato un nuovo piano che prevede la costruzione di strutture di accoglienza (CES) e programmi volti all'integrazione dei Rom.

Il caso di via Cassio è stato particolarmente discusso. Come si è svolto lo sgombero?

Sono passati diversi mesi tra la denuncia da parte del proprietario dell'area e il nullaosta del Prefetto per la realizzazione dello sgombero. Nel frattempo sono stati fatti diversi incontri con la cittadinanza e con gli abitanti del campo, per illustrare il progetto e i motivi del ritardo nella realizzazione. Purtroppo c'è stata una strumentazione politica da parte di gruppi di estrema destra. Alcuni di loro hanno compiuto atti intimidatori nei confronti dei Rom e manifestazioni non autorizzate. Visto che la situazione si è fatta insostenibile, il campo è stato sgomberato con una settimana di anticipo. I Rom sono stati accolti nel centro di via Barzaghi, destinato al Piano Antifreddo, in attesa che venga ultimata la struttura di via Lombroso.

Quali opzioni sono state fornite alle famiglie Rom di via Cassio?

Il CES di via Lombroso prevede la presenza di prefabbricati, docce e cucine. Sono garantiti l'utilizzo legale della struttura e l'igiene. Infatti il centro sarà gestito e controllato da Protezione civile, Polizia locale e associazione ARCA. Il progetto prevede che i bambini frequentino una scuola, mentre gli adulti dovranno partecipare a momenti d'incontro per l'avvio al lavoro. Tra gli occupanti di Dione-Cassio, molti hanno accettato l'offerta. La situazione di quel campo aveva dinamiche particolari. Infatti, per la prima volta, le donne si sono fatte avanti discutendo con noi. Hanno voluto partecipare attivamente alle decisioni della propria famiglia.

Alcuni si lamentavano del fatto che venissero destinate ingenti somme per la costruzione di un nuovo insediamento per i Rom, quando diverse famiglie non sono ancora riuscite ad ottenere dal Comune l'assegnazione di un'abitazione popolare.

I soldi che vengono utilizzati per il centro di via Lombroso non possono essere utilizzati per nient'altro. Sono infatti fondi della UE destinati alla questione Rom e stanziati dal Piano Maroni nel 2008. I soldi vennero bloccati, in quanto l'utilizzo che se ne stava facendo non portava a soluzioni ma solo a spostamenti. La nuova Giunta milanese ha studiato un Piano che prevedesse la messa in sicurezza delle aree e la progettazione di Centri di Emergenza Sociale, ottenendo il rilascio dei fondi.

Per quanto riguarda i Rom del campo abusivo di via Gatto?

A luglio 2012 è stata offerta loro accoglienza all'interno del CES di via Barzaghi. In tale struttura vige lo stesso regolamento di quello di via Lombroso. Alcune famiglie Rom di via Barzaghi si sono dimostrate nel tempo affidabili. Quindi, come previsto dal Piano, sono state trasferite in appartamenti assegnati da associazioni, offrendo loro una vita autonoma.

Claudia Zanella