Il mercato di via di Vittorio non si tocca!

I commercianti non ci stanno a essere trasferiti nei dedali di via Oberdan e del parco Chico Mendez. E accusano l'amministrazione. Ha ottenuto finanziamenti dalla Regione per la riqualificazione di quell'area senza che fossimo interpellati. A noi non conviene.

Giù le mani dal mercato di Pantigliate: gli ambulanti non vogliono essere spostati in via Oberdan. Il Comune, grazie alla vittoria del IV Bando 2011 inerente ai Distretti del Commercio, ha ottenuto un importante contributo regionale per la riqualificazione del parco Chico Mendes. Per raggiungere l'obiettivo, all’interno di questo progetto, secondo il sindaco di Pantigliate, Lidia Rozzoni, è stato previsto il trasferimento dello storico mercato di via di Vittorio dalle parti di via Oberdan. Una scelta che costituirebbe anche il primo passo per creare sinergie con la confinante frazione di Bettolino. Una volontà che, già anni fa, era stata espressa da un gruppo di cittadini che aveva costituito un comitato denominato “Vigliano e Bettolino uniti a Pantigliate”. Ma i commercianti sono contrari a questa proposta. Innanzitutto, perché affermano all’unanimità di non essere stati né interpellati né informati dall’Amministrazione in merito a questa decisione. E la Lega, capitanata dal consigliere di minoranza Luigi Cordella, è già scesa in campo. Con una raccolta firme per cercare di fare il possibile per evitare la dislocazione del mercato. Scesa in piazza a fatto compiuto perché, secondo le parole di Cordella, il Comune ha preso questa decisione senza avvisare nessuno. E il Carroccio ne sarebbe venuto a conoscenza spulciando le delibere pubblicate negli archivi on-line. Forse che inizi a tirare aria di campagna elettorale? Sarà presto per dirlo, ma quel che è certo è che i commercianti non vogliono sentire ragioni. E poco importa se l’Amministrazione insiste sull’importanza di rivitalizzare il polmone verde di via Oberdan. A detta di molti solo trascurato. Perché i dedali del parco di Chico Mendes dagli ambulanti sono giudicati troppo periferici, nascosti e inadatti per la loro attività. Da oltre vent’anni presente ogni mercoledì pomeriggio in via di Vittorio, nel centro di Pantigliate, e vicina alle scuole e ad altri negozi. Una collocazione che crea una sorta di “polo commerciale”, fatto di piccole realtà, peraltro già indebolite dalla presenza e dalla concorrenza della grande distribuzione. Una vicinanza con i plessi scolastici che permette ai negozianti di guadagnare e trarre i maggiori profitti proprio grazie al passeggio di mamme, nonne e nipoti quando sta per suonare la campanella di fine lezioni. Soldi che in parte servono per coprire le spese per l’occupazione del suolo pubblico. Inoltre, a oggi, sono circa 45 le bancarelle che formano il mercato, mentre sembrerebbe che il progetto che ha vinto il bando preveda 38 postazioni. Forte la preoccupazione dei referenti del mercato di via Di Vittorio, Gaetano Florio, iscritto alla Confesercenti di Milano e il pantigliatese Aldo Carbone, che si chiedono dove potranno essere collocati gli altri sei, sette lavoratori, per evitare che debbano chiudere bottega. E se i commercianti sono uniti nel dirsi contrari all’operato dell’Amministrazione comunale, i cittadini si dividono in due parti. Alcuni abitanti dei condomini situati nei dintorni di via di Vittorio sarebbero ben felici del trasferimento, così anche di mercoledì pomeriggio potrebbero accedere ai loro box perché la via non verrebbe più chiusa al traffico, mentre altri non vorrebbero che si togliesse spazio verde al polmone di via Oberdan.

Alessandra Moscheri