Giallo a Peschiera: ragazzo precipita dal sesto piano e lo trovano dopo due giorni

Giallo a Peschiera Borromeo, Gabriele Farella è stato trovato morto stamattina all’entrata di uno scantinato delle case popolari di via Matteotti 23. Dalle prime indagini il giovane sembra essere precipitato dal sesto piano, dove ci sono dei solai a vista sul pianerottolo aperto. A sentire i suoi amici, sembra che il trentenne fosse appena rientrato da una comunità di recupero, cadendo però vittima di una depressione. Il giallo si infittisce perché qualche giorno prima alcuni suoi documenti sono stati ritrovati in tasca al suo giubbotto. Inoltre, fatto strano, i vestiti del ragazzo erano sparsi un po’ dovunque all’interno del cortile delle case Aler di Peschiera Borromeo. Anche le scarpe rinvenute, se fosse confermato che appartenessero allo sfortunato ragazzo, sono state ritrovate circa 30 metri dall’accaduto. La domanda che sorge spontanea è in che modo ci sono arrivate ? Secondo alcune testimonianze dirette, di qualche residente, Il ragazzo è stato ritrovato semi nudo, un altro elemento strano, ma soprattutto sembrerebbe che la morte risalga ad un paio di giorni fa, e solo oggi è stato trovato il corpo senza vita. Al momento due o tre persone (non si sa ancora bene) sono sotto interrogatorio, uno di questi è un altro giovane residente al quinto piano che secondo le prime ricostruzioni avrebbe ospitato Gabriele Farella nei giorni precedenti al ritrovamento. È stata ritrovata anche, l’auto, del giovane peschierese, un Alfa Romeo 147 nera, parcheggiata in via Matteotti. Al momento non è ancora stato trovato il cellulare della vittima. Il cognato di Gabriele Farella, la sera prima, aveva chiamato numerosi amici chiedendo se avessero visto Gabriele, perché era due giorni che non rientrava a casa, ma nessuno è venuto in mente di cercarlo in quell’angolo di giardino. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri dei RIS con il Magistrato di guardia, che coadiuvati dai Carabinieri della Stazione di Peschiera Borromeo comandati dal Maresciallo Valter Salzi hanno fatto i rilievi del caso. Molte sono le domande che non trovano risposta; da quanto tempo il cadavere fosse li? Il cadavere era ben visibile transitando dai pianerottoli, e affacciandosi a quasi tutte le finestre, come è possibile che ben protetto da un muretto che nascondeva in parte il corpo, nessuno si sia accorto prima del cadavere?, Qual è la dinamica e cosa si cela dietro a questo mistero? A questi interrogativi è chiamata a rispondere l’Arma dei Carabinieri. In attesa di nuovi sviluppi per il momento quello che è certo è che in quel complesso di via Matteotti 23, non è la prima volta che si consuma una tragedia giovanile. Un altro ragazzo è morto dopo un calvario lunghissimo, rimasto sulla sedia a rotelle era precipitato anche lui dal balcone di quel palazzo, che alcuni hanno ribattezzato già “il palazzo misterioso”.

cadendo però vittima di una depressione. Il giallo si infittisce perché qualche giorno prima alcuni suoi documenti sono stati ritrovati in tasca al suo giubbotto. Inoltre, fatto strano, i vestiti del ragazzo erano sparsi un po’ dovunque all’interno del cortile delle case Aler di Peschiera Borromeo. Anche le scarpe rinvenute, se fosse confermato che appartenessero allo sfortunato ragazzo, sono state ritrovate circa 30 metri dall’accaduto. La domanda che sorge spontanea è: in che modo ci sono arrivate? Secondo alcune testimonianze dirette, di qualche residente, il ragazzo è stato ritrovato seminudo - altro elemento strano - ma soprattutto sembrerebbe che la morte risalga ad un paio di giorni fa; solo il 3 Ricostruzione del tragitto di cadutamaggio è stato trovato il suo corpo senza vita. Al momento due o tre persone (non si sa ancora bene) sono sotto interrogatorio; uno di questi è giovane residente al quinto piano che secondo le prime ricostruzioni avrebbe ospitato Gabriele Farella nei giorni precedenti al ritrovamento. È stata ritrovata anche l’auto del giovane peschierese, un'Alfa Romeo 147 nera, parcheggiata in via Matteotti. Al momento non è ancora stato trovato il cellulare della vittima. Il cognato di Gabriele Farella, la sera prima, aveva chiamato numerosi amici chiedendo se avessero visto Gabriele, perché era due giorni che non rientrava a casa, ma a nessuno è venuto in mente di cercarlo in quell’angolo di giardino. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri dei RIS con il Magistrato di guardia che, coadiuvati dai Carabinieri della stazione di Peschiera Borromeo comandati dal Maresciallo Valter Salzi, hanno fatto i rilievi del caso. Molte sono le domande che non trovano risposta: da quanto tempo il cadavere era li? Il cadavere era ben visibile transitando dai pianerottoli e affacciandosi a quasi tutte le finestre; come è possibile che, pur ben protetto da un muretto che nascondeva in parte il corpo, nessuno si sia accorto prima della sua presenza? Qual è la dinamica e cosa si cela dietro a questo mistero? A questi interrogativi è chiamata a rispondere l’Arma dei Carabinieri. In attesa di nuovi sviluppi per il momento quello che è certo è che in quel complesso di via Matteotti 23, non è la prima volta che si consuma una tragedia del genere. Una signora con qualche turba si è suicidata qualche anno fa buttandosi sempre dal balcone di uno di quei palazzi.
Giulio Carnevale