La minoranza prende la parola

Ecco perché non ha votato la mozione di solidarietà al Presidente del Consiglio

Arriva una precisazione dai consiglieri della minoranza in merito ai fatti dello scorso Consiglio comunale del 15 dicembre, di cui ci eravamo occupati nell’ultimo numero. La mozione di solidarietà al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi avanzata dalla maggioranza non era stata condivisa dalla minoranza che, di fatto, ha abbandonato la sala consiliare. Ecco le ragioni della minoranza, in una nota congiunta arrivata alla nostra redazione: «Il testo della mozione, condivisibile nella parte di ferma condanna della violenza dell'atto avvenuto e della solidarietà nei confronti del Premier, non era però in nessun modo condivisibile nell'attacco che faceva alla Magistratura e agli organi di informazione italiani ed esteri, facendo intendere che a essi sia da ricondurre il clima di scontro politico alla base dell'episodio di piazza del Duomo – spiegano i consiglieri Enrica Colombo e Luca Brunet. Una mozione che non mirava a unire ma ancora una volta a dividere. Un’occasione mancata di un voto unanime del Consiglio». Così l’opposizione, non pienamente d’accordo, ha proposto una mozione bipartisan di ferma condanna all’aggressione subita dal Premier e alla violenza politica in generale, esprimendo a Berlusconi la propria solidarietà e auspicando che il dibattito politico si mantenga sul livello del confronto fra opinioni e che ogni forma di dissenso e contestazione si sviluppi nel rispetto della libertà altrui.
«Ma PDL e Lega si sono rifiutati di accoglierla, hanno impedito che si arrivasse a un voto unanime in consiglio, dimostrando di voler governare la città senza nessun dialogo con le opposizioni – continuano i rappresentanti dell’opposizione. I Consiglieri di minoranza (Base Democratica, Rifondazione Comunista, Partito Democratico e Lista Malinverno) hanno quindi abbandonato l'aula, delusi per l'incapacità di dialogare di questa maggioranza, anche su questioni e valori assolutamente condivisibili e in una fase politica delicata come l'attuale. Questo è quanto accaduto.
In questi giorni si predica la necessità di abbassare i toni del dibattito politico, ma il segretario locale della Lega parla sul vostro giornale delle opposizioni in Consiglio come di sobillatori. Questo è inaccettabile e vergognoso».