Peschiera, il Sindaco torna sulla questione tendopoli

Caterina Molinari vanifica gli allarmismi in seguito a un articolo: «È assolutamente inappropriato dichiarare che l’Aeronautica è pronta a cedere l’ex Caserma a beneficio di una tendopoli»

L'area preposta all'accoglienza dei 300 profughi

L'area preposta all'accoglienza dei 300 profughi

Molinari ha contattato l'Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore

Peschiera Borromeo– Il sindaco Caterina Molinari è tornata ad esprimersi in merito alla questione “tendopoli”. Il 5 settembre ha in programma un incontro con il Prefetto, al quale ribadirà l’inadeguatezza dell’area demaniale preposta all’accoglienza di 300 profughi. Al fine di dimostrare le motivazioni alla base del diniego, consegnerà anche un documento sottoscritto dai sindaci (a seguito della conferenza del 27 luglio) e le relative relazioni sociosanitarie e sulla sicurezza prodotte dagli uffici tecnici.  

Il sindaco Molinari si è inoltre espressa riguardo un articolo pubblicato su “Il Cittadino” in data 24 agosto. In suddetto articolo venivano condivise delle informazioni e dichiarazioni circa la destinazione d’uso dell’area da parte dell’Aeronautica (area scelta dal Prefetto per la tendopoli). 

Si legge nell'articolo de "Il Cittadino": “Lo Stato maggiore dell’Aeronautica militare, che attualmente detiene una parte minoritaria del sito che la prefettura di Milano avrebbe deputato quale campo di accoglienza sotto forma di tendopoli per persone straniere di origine subsahariana, pare non abbia voce in capitolo. O per dirla in termini aeronautici: non rientri nel suo raggio d’azione. Anche perché «negli ultimi anni - spiegano i militari -, a seguito di mutamenti delle esigenze della Forza armata, tale superficie è stata ceduta per buona parte all’Agenzia del demanio».(…)«In passato era di fatto un’area interamente appartenente all’Aeronautica militare, dove operava l’Ex 1° Telegruppo. Mentre oggi la parte residuale, che contiene apparecchiature per la sola trasmissione dati e voce, che per tipologia e modalità di funzionamento non rappresentano un rischio per eventuale personale in loco è in capo al Comando aeroporto/Quartier generale 1^ Regione aerea di Linate. Esistono inoltre nelle metrature in questione due fabbricati manutenuti in condizioni di efficienza e di decoro. Dalle informazioni ricevute sembrerebbe dunque trasparire l’impossibilità della forza armata a decidere sull’eventuale impiego dello spazio di cui dispone»”.
 

Il Sindaco Caterina Molinari, dopo aver letto ciò, ha contattato l’Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore per approfondire la questione sulla destinazione d’uso dell’area da parte dell’Aeronautica. Le dichiarazioni raccolte dal Cap. Michele Serri non citano alcuna possibilità che l’area sia oggi in fase di cessione per la realizzazione di una tendopoli, come invece si è lasciato intendere nell’articolo

Si legge infatti nella dichiarazione ufficiale che: «A seguito di mutamenti delle esigenze della Forza Armata, parte dell’area è stata ceduta in passato all’Agenzia del Demanio e solo una parte è rimasta all’Aeronautica Militare. Attualmente la parte residuale rimasta di proprietà dell’Aeronautica Militare è in carico al Comando Aeroporto/Quartier Generale 1^ Regione Aerea di Linate. Da informazioni avute dal 1° Reparto Telecomunicazioni di Linate non risultano programmi futuri di dismissione o cessione dell’attuale area A.M.». 

Chiarisce di conseguenza il Sindaco: «Ritengo che sia assolutamente inappropriato dichiarare che l’Aeronautica è pronta a cedere l’ex Caserma, a beneficio quindi della realizzazione di una tendopoli. I dati ufficiali che ci sono pervenuti, confermano che una parte dell’area è di proprietà del demanio, mentre l’Aeronautica – continua Molinari - non ha mai dichiarato di voler cedere le proprie pertinenze, né tantomeno di averne ricevuto richiesta di cessione dal Prefetto o dal Ministero dell’Interno. Penso che l’informazione, così come è stata presentata, abbia contribuito a creare nuovi e inutili allarmismi su un tema già molto critico, favorendo e alimentando stati di tensione nei cittadini – conclude - e tra le parti che stanno lavorando attivamente per scongiurare la realizzazione di una tendopoli sul nostro territorio».