"Donare è ricevere": il claim dell'NGO Day 2014 organizzato da Microsoft Italia per il Non profit

Successo confermato anche per l'NGO Day 2014. “Donare è ricevere”, è il claim di quest'anno – ha detto Roberta Cocco, Direttore Responsabilità sociale di Microsoft Italia – che ha aperto l'evento interamente dedicato al Terzo Settore e promosso da Microsoft Italia per condividere esperienze, progetti e riflessioni sul ruolo delle organizzazioni Non Profit e su come la tecnologia possa essere considerata un fattore abilitante per tutte le realtà che operano nel sociale.

Stefano Sala fondatore di TechSoup partner di Microsoft che si occupa di selezionare le associazioni che hanno i requisiti per accedere al programma di donazione softwareE poi l'annuncio sorprendente: a disposizione ulteriori 3 milioni di euro in tecnologia da offrire - alle Associazioni che saranno ritenute idonee - entro la fine del 2014.
E dalle parole ai fatti, o meglio alle testimonianze. Presentate nel corso della mattinata alcune “case history”: CGM, Fondazione Don Gnocchi, Settecamini e WWF, realtà molto diverse tra loro, ma che hanno in comune l’aver abbracciato il digitale, grazie all'aiuto di Microsoft, e sperimentato benefici importanti. Vero e proprio distretto di impresa sociale, il Gruppo Cooperativo CGM costituisce la più grande rete imprenditoriale della cooperazione sociale in Italia. Grazie a Microsoft Office 365, ha realizzato il nuovo portale interattivo “La Comunità2”, «un lavoro di cui Microsoft Italia ha saputo cogliere l’unicum e le potenzialità - ha dichiarato il Presidente, Stefano Granata – così oggi è una reale piattaforma a disposizione di tutto il sistema e una rete connettiva capace di mettere sempre più efficacemente in collegamento non solo i consorzi soci e le loro cooperative, ma tutti i cooperatori».
Il video della case history della Fondazione Don Gnocchi: Lucia Angelini Primario dellU.O. di Neuropsichiatria e Riabilitazione dell'età evolutiva Fondazione Don GnocchiPoi, la parola alla
Fondazione Don Gnocchi che ha scelto Microsoft a supporto dell'attività clinica e di riabilitazione con il progetto “VITAMIN” (Virtual reality platform for Motor cognitive rehabilitation) che ha lo scopo di offrire esercizi di riabilitazione motoria e cognitiva ai bambini in modo coinvolgente. «Questa significativa collaborazione - ha dichiarato il presidente, monsignor Angelo Bazzari - è un valido esempio di quanto possa essere proficua oggi un'alleanza tra profit e non profit e come una realtà d’eccellenza quale Microsoft Italia possa concretamente contribuire a sostenere il nostro impegno quotidiano accanto e al servizio dei più fragili».
Il caso del Centro Anziani Settecamini è particolarmente significativo perché ha messo in luce come si possa, a costo zero, offrire a una comunità sale computer con dispositivi usati e insegnare l’uso del pc a persone che pensavano di essere escluse dal mondo digitale. «Il nostro obiettivo è quello di avvicinare quante più persone possibile, in prevalenza anziani, ma non solo, all’utilizzo del computer, di internet e in generale alla scoperta delle potenzialità offerte della tecnologia. Ora i nostri iscritti usano Skype per restare in contatto con la famiglia e i più giovani sono ormai padroni del pacchetto Office», ha spiegato Emanuele Mattei, responsabile del progetto di alfabetizzazione informatica dell’Associazione Settecamini.
Vieri Chiti, Direttore Divisione Office Microsoft Italia, ha presentato le case history. Nella foto CGM e WWFInfine il caso del WWF con il progetto “WWF 365 - your office in Cloud” sviluppato con la tecnologia Cloud di Microsoft per innovare e migliorare l’organizzazione interna del lavoro. «Siamo molto orgogliosi dei risultati che abbiamo raggiunto in Italia nel corso di questa prima parte del 2014 e nel corso di questi anni. In Microsoft crediamo davvero che il supporto al Terzo Settore rappresenti una forma di sostegno concreto al Paese. Ci auguriamo pertanto – ha concluso Roberta Cocco - di poter donare i 3 milioni di euro in tecnologia che abbiamo ancora a disposizione e di poter supportare in questo modo realtà così diverse per dimensione, struttura organizzativa e settore di intervento, tutte accumunate dall’avere un ruolo sempre più rilevante nell'economia italiana, soprattutto in termini di servizi di cura e accudimento delle fasce deboli della popolazione».
Cristiana Pisani