Respinto il ricorso al T.A.R. della Mapei sul PII di Bellaria: «Fuori tempo

La Seconda Sezione del Tribunale Amministrativo della Lombardia (T.A.R.) ha respinto il ricorso di Mapei contro il Comune di Peschiera Borromeo e i costruttori, riguardante il Piano di Intervento Integrato (PII) di Bellaria, recentemente sotto i riflettori per il pericolo di incidente rilevante. In sostanza, il T.A.R., che non si è pronunciato sulla legittimità delle delibere di Giunta e Consiglio comunale messe in discussione da Mapei, ha semplicemente respinto il ricorso perché presentato fuori tempo. Mapei ha sostenuto di avere presentato il ricorso non appena si iniziò a costruire; parere, invece, del T.A.R. è che Mapei fosse a conoscenza fin dal 2007 delle intenzioni edificatorie: «Fra Mapei e le società contro interessate – si legge nelle motivazioni della sentenza depositata il 5 aprile 2011 - era intercorso sin dal 2007 un fitto scambio di corrispondenza in ordine al PII (cfr. docc. 2, 3, 7, 8 e 9 di First Atlantic Real Estate SGR Spa; doc. 2 di Santilo Srl ), per cui non può seriamente sostenersi, da parte dell’esponente, di non avere avuto concreta conoscenza, sin dall’inizio del relativo procedimento, del PII di cui è causa». Quindi, niente da fare: il ricorso, doveva essere presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione delle delibere comunali nell’Albo Pretorio. Infine, il T.A.R. nella sentenza ha voluto precisare: «[…] preme al Collegio evidenziare, per doverosa completezza, che la presente decisione in rito non incide in alcun modo – ovviamente – sul procedimento amministrativo di autotutela avviato nello scorso mese di febbraio dal Comune di Peschiera Borromeo». Mapei, tramite la responsabile dell’ufficio stampa, la dottoressa Spazzoli, non ha voluto commentare la vicenda. Ferdinando Tirloni, presidente della Cooperativa San Giuseppe, uno fra gli operatori del PII, ha dichiarato: «Aspettiamo la comunicazione del Comitato Rischi della Lombardia, dopo di ché decideremo il da farsi per tutelare i soci della nostra cooperativa».
Nel frattempo, il sindaco Antonio Falletta ha incontrato le famiglie che hanno già acquistato i nuovi appartamenti; augurandosi un rapido concludersi della vicenda, ha rassicurato i neo-proprietari che l’Amministrazione sta lavorando affinché la questione si risolva garantendo la massima sicurezza ai nuovi residenti. «Da quello che risulta agli atti – ha dichiarato Antonio Falletta –, oggi quest’insediamento non è in sicurezza. Non è nel mio potere decidere se l’insediamento rispetti tutte le norme vigenti in materia di sicurezza; se gli operatori proporranno soluzioni ritenute idonee dagli organi sovracomunali preposti al controllo, avranno tutta la mia disponibilità per concludere positivamente la vicenda». La questione rimane ancora aperta, il Comitato Rischi della Regione Lombardia non si è ancora pronunciato sulla conformità o meno dell’insediamento. Anche se la sentenza del T.A.R. fa intravedere finalmente una via di uscita, bisognerà aspettare ancora per averne la certezza matematica.

Giulio Carnevale