San Bovio: la Polizia locale chiude un bar aperto abusivamente e senza licenza all'interno di una struttura sportiva comunale

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Comune di Peschiera Borromeo, datato lunedì 11 marzo 2013.
Un bar aperto abusivamente all'interno di una struttura pubblica, che vendeva cibi e bevande senza licenza. Niente scontrini fiscali, nessuna autorizzazione per la somministrazione e la manipolazione dei cibi che venivano venduti ai bambini e ai genitori durante le partite di calcio.


È quello che accadeva da tempo al campo sportivo di San Bovio, dove la società U.S. Sporting L&B utilizzava senza permesso una struttura situata sul campo comunale, che era stata costruita senza i requisiti tecnici di sicurezza e, quindi, mai collaudata. 
Nonostante le numerose segnalazioni e diffide inviate ai dirigenti della società sportiva da parte della Polizia locale, durante le partite la società continuava come se niente fosse ad entrare illegittimamente nella struttura per vendere cibi e bevande ai bambini (peraltro nemmeno confezionati) senza nessuna autorizzazione sanitaria. Per questi motivi, la Polizia locale ha emesso un'ordinanza dirigenziale e, durante un controllo effettuato dagli agenti per assicurarsi che il bar non venisse nuovamente utilizzato, sabato pomeriggio ha chiuso l'attività illegale. Alla società sportiva è stata comminata anche una sanzione amministrativa di 1.032 euro. 
«Non possiamo tollerare situazioni di illegalità e abusivismo - dice il sindaco Antonio Salvatore Falletta - su un bene pubblico. La chiusura del bar è un atto dovuto che abbiamo eseguito a tutela della sicurezza e della salute dei bambini, ai quali venivano venduti illegalmente dei cibi senza nessuna autorizzazione sanitaria e commerciale. Inoltre, la struttura era stata costruita senza nessuna garanzia per l'incolumità dei bambini e delle loro famiglie. Esiste una responsabilità penale alla quale l'Amministrazione comunale risponde in solido con la società calcistica fuori legge».
Il Sindaco aggiunge: «Il nostro è un atteggiamento di rigore a tutela dei cittadini. È lo stesso rigore che un anno fa ci ha portato alla chiusura del campo da calcio di Mezzate, che era stato ritenuto completamente fuori norma dall'Asl. Non possiamo tollerare che in altre zone della città vengano commesse altre illegalità e che, tra l'altro, riguardano soprattutto la sicurezza dei nostri bambini. Sono molto dispiaciuto che la chiusura sia avvenuta alla presenza dei bambini, ma i nostri agenti sono dovuti intervenire negli orari in cui il bar era aperto e quindi, purtroppo, non potevamo fare diversamente»
Per andare incontro alle società sportive, l'Amministrazione comunale ha fatto una scelta precisa, affittando il campo ad un costo inferiore del 90% rispetto ai costi di mercato per consentire che le due società sportive del territorio potessero terminare il campionato in corso. I campi sono stati concessi chiedendo espressamente alla società sportiva che il bar non venisse utilizzato.
È con grande rammarico che l'Amministrazione comunale ha constatato come il patto non sia stato rispettato e la struttura sia stata comunque utilizzata.