“Un pozzo per Andrea”: sono già 3 i pozzi realizzati in altrettanti villaggi in Etiopia e altri 2 sono in costruzione

Ricorre quest’oggi, 29 gennaio 2013, il secondo anniversario della morte di Andrea De Nando, il giovane travolto e ucciso da un’automobile a Peschiera Borromeo, sotto gli occhi del fratello gemello Cristian.

Nel corso di questi dolorosi anni, però, la famiglia De Nando, in collaborazione con il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS), è stata in grado di coronare uno dei più grandi sogni di Andrea: realizzare pozzi d’acqua per le popolazioni africane. Tra il 2011 e il 2012, infatti, sono stati raccolti 63.084,61€, che sono stati utilizzati per la realizzazione di ben 3 pozzi in Etiopia, nella regione di Gambella. Il primo, presso il villaggio di Ibago, conta circa 600 beneficiari, mentre i restanti sono stati installati presso i villaggi di Ilea e Matar e servono complessivamente 4.500 persone. Tutte le strutture si presentano come pozzi perforati con trivella e funzionanti con pompa a mano, a una profondità di circa 50-60 metri, mentre in ciascun villaggio è stato costituito un apposito comitato che si occupa della relativa manutenzione.
«I pozzi porteranno acqua pulita, cioè vita, a intere famiglie – ha commentato Don Franco Fontana, vicepresidente di VIS e Animatore Missionario Nazionale  e preserveranno dalle malattie tanti bambini. Possiamo dire che davvero l’esistenza di Andrea si è realizzata pienamente, perché ha diffuso amore e solidarietà intorno a sé. La raccolta dei fondi continuerà anche nei prossimi mesi con la possibilità che vengano realizzati altri pozzi». I prossimi passi per il 2013 prevedranno ora la costruzione di ulteriori due pozzi, sempre nella regione di Gambella, per un impiego di fondi pari a circa 20.000 euro. Le nuove strutture saranno realizzate presso i villaggi di Kobuon e Seri Mejengir, dove conteranno circa 1.200 beneficiari.

Alessandro Garlaschi