Pioltello, scuola chiusa per la festa di fine Ramadan: per l’Ufficio scolastico regionale il provvedimento è “irregolare”

Il dirigente scolastico ha spiegato che la scuola per restare chiusa il 10 aprile ha anticipato di un giorno l’inizio delle lezioni a settembre. L’arcivescovo di Milano si schiera col preside

Continua a far discutere il caso della scuola di Pioltello che ha deciso di chiudere il 10 aprile per la festa di fine Ramadan. Sulla vicenda è intervenuto l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia (emanazione territoriale del Ministero dell'Istruzione e del merito) che ha riscontrato alcune “irregolarità” nella delibera con cui il consiglio d’istituto ha deciso la sospensione delle lezioni. “In relazione al caso dell’Istituto Iqbal Masih di Pioltello, che ha deciso di sospendere l’attività didattica il 10 aprilesi legge in una nota del Ministero dell’Istruzione e del Merito (Miur) -, sulla base delle risultanze dell’accertamento ispettivo disposto dall’USR per la Lombardia, sono state evidenziate talune irregolarità della delibera assunta dal consiglio d’istituto. Il direttore generale dello stesso ufficio ha pertanto invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia”. Il dirigente scolastico ha tuttavia spiegato che l’istituto è frequentato per oltre il 40% da studenti musulmani e che negli anni passati accadeva che il giorno della festa di fine Ramadan metà degli alunni o anche più restassero a casa. Di qui la decisione di dare un giorno di vacanza il 10 aprile. Il preside ha poi precisato che il provvedimento rientra nell’autonomia della singola scuola, che per restare chiusa il 10 aprile ha anticipato di un giorno l’inizio delle lezioni a settembre. L'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, si è schierato a favore della decisione della scuola, sostenendo che non si dovrebbe drammatizzare una questione che riguarda un provvedimento legittimo preso dall'istituzione scolastica. Ha poi aggiunto che la religione è un aspetto fondamentale della vita e che non conosce i dettagli dei regolamenti scolastici, notando che anche in altre occasioni come il Carnevale le scuole possono decidere di sospendere le lezioni.