La palazzina per i servizi ATM colpita dal velivolo fortunatamente era in fase di ultimazione, al momento dell'impatto era vuota e nell'area adiacente non c'era il consueto traffico pedonale feriale
Milano, 4 ottobre, 2021. Si è lavorato tutta la notte, alla luce delle lampade fotoelettriche, sul luogo dello
schianto
dell'aereo da turismo che ieri, dopo il decollo da Linate, è
precipitato su una palazzina in ristrutturazione in via Marignano, a
Milano, al confine con San Donato Milanese. Gli ultimi
vigili del fuoco sono tornati in sede stamani alle 7, mentre sul posto
rimane la Polizia Scientifica per i rilievi e la Polizia Locale per
impedire l'accesso alle aree coinvolte dall'incidente aereo, che ha
provocato
8 morti: pilota, copilota, cinque adulti e un bambino.
L'impatto è stato devastante": lo ha spiegato
Carlo
Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco di Milano, accorsi
immediatamente sul posto.
Era considerato uno degli uomini più ricchi della Romania Dan Petrescu,
proprietario e pilota dell'aereo che si è schiantato contro una
palazzina a San Donato Milanese (Milano). Aveva 68 anni, doppia
cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel
settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime la moglie Regina Dorotea Petrescu
Balzat, 65 anni con cittadinanza francese e il figlio di 30
anni Dan Stefan Petrescu. Con loro
altre 5 persone Filippo Nascimbene, 33 anni di origini pavesi ma residente a Milano, e
il figlio Raphael, nato nel capoluogo lombardo nel 2020, la Madre di
Raphael e moglie di Nascimbene è Claire Stephanie Caroline
Alexandrescou, 34 anni, nata in Francia, sull'aereo così come sua madre
Miruna Anca Wanda Lozinschi, romena di 65 anni con cittadinanza
francese e infine Julien Brossard, 36 anni, amico
canadese di Dan Stefan Petrescu. La Polizia ha precisato che in attesa
di ufficialità derivata dalle comparazioni dei profili genetici e
considerando l'assenza di una lista passeggeri ufficiale, queste sono le
otto plausibili vittime.
Secondo quanto riferito dalla Polizia Locale oltre a presidiare l'area
dello schianto e dell'incendio, e a gestire la chiusura di un ampio
tratto di via Marignano, al momento è vietato l'accesso a un parcheggio
d'interscambio dell'Atm (la società dei trasporti milanese) e parte del
grande spiazzo dove si trovano le banchine dei mezzi di superficie,
abitualmente affollate di viaggiatori, che sono state spostate.
La palazzina su cui è precipitato il velivolo, infatti, si trova molto
vicino al 'parcheggio dei bus' antistante alla metro MM3 San
Donato Milanese.
«L'aereo aveva un motore in fiamme ed è venuto giù in picchiata, non
si sono viste manovre, ma è proprio precipitato», così alcun testimoni
che hanno visto l'aereo precipitare.
«Ho sentito un aeroplano che stava per cadere, con le eliche che si
fermavano, poi ho sentito le finestre tremare e, come nei film, sono
andato alla finestra e ho visto una colonna di fumo alzarsi», racconta
un ragazzo che abita a poche decine di metri dalla palazzina contro cui
si è schiantato l'aereo.
«Ho visto un aereo perdere il controllo, l'ho visto proprio mentre si
é schiantato. L'ho visto cadere in picchiata. L'aereo era basso. E poi
molto fumo, le fiamme. In cielo volavano dei pezzi», è il racconto di
Andrea, 19 anni. «Mi sono molto spaventato - ha aggiunto - Poi sono
arrivati polizia e carabinieri. La strada fortunatamente era libera, non
c'era nessuno».