Degrado lungo la via Emilia


Già il blog del quartiere Certosa (http://percertosa.myblog.it) più di un anno fa aveva segnalato la rottura di alcune fioriere situate nella zona in questione. Tuttavia, a conferma del consueto disinteresse da parte dell’Amministrazione comunale, nulla è stato fatto per migliorare una situazione che, a distanza di tempo, sarebbe diventata sempre più pericolosa. Infatti, nei giorni scorsi una nuova segnalazione è comparsa sul blog, seguita da una serie di immagini che confermano il peggioramento di uno stato di degrado presente ormai da più di due anni.
Naturalmente, l’aspetto peggiore dell’abbandono della zona è la pericolosità che una simile situazione può rappresentare, visto che la recinzione è stata forzata e chiunque può avere accesso all’area recintata, bambini compresi. All’interno della zona, si trovano numerose lamiere arrugginite, diverse strutture in ferro e una gran quantità di rifiuti.
Nell’ottica di un intervento immediato, sarebbe necessario almeno il ricambio delle fioriere, come chiedono da tempo gli abitanti del quartiere, ma una corretta operazione dovrebbe andare oltre tale sostituzione. Infatti, servirebbe una maggiore cura per tutta l’area circostante – come testimonia una cassetta di derivazione elettrica che giace rovesciata in mezzo al prato – , a partire dalla sostituzione dell’acciottolato sconnesso che deve percorrere chi si dirige verso il laghetto, per arrivare alla necessaria nuova recinzione di un sentiero sterrato che sbocca sulla via Emilia, suggerendo un attraversamento in un punto altamente sconsigliabile, dove per questo era già stato rimosso tempo addietro un pericolosissimo attraversamento pedonale.
A conti fatti, via Volturno appare abbandonata a se stessa, nonostante si possa considerare un passaggio frequente – e frequentato – dagli abitanti della zona, ad esempio per recarsi all’area protetta per i cani. Purtroppo, si arriva a pensare che alcuni quartieri di San Donato siano abbandonati a se stessi, in uno stato di disagio che non interessa a chi dovrebbe occuparsi di una città intera, nessun quartiere escluso.

Elisa Murgese