“Il governo Nasce dalla valorizzazione di imprese, associazioni e cittadini”

Mario Dompè in un’intervista a 360 gradi: dal successo dell’Expò alle questioni Parco Snam e Campagnetta

Qual è il suo commento riguardo la vicenda dell’ex parco Snam?
La vicenda parte nel 2006 con la presentazione di un project financing irrealizzabile per i contenuti inaccettabili e con vincoli troppo forti per l’operatore stesso. Nel 2007 non era stato fatto ancora niente, anzi la situazione era andata deteriorandosi e la società nel frattempo è diventata insolvente chiudendo le forniture di acqua calda.
A quel punto ho pensato ai cittadini e mi sono attivato con Eni Servizi che ha regalato due milioni di euro scontandoli a questa società. Da lì sono partite le opere di ordinaria manutenzione del Centro Sportivo e contemporaneamente abbiamo cercato un’altra società che potesse sostituirsi alla precedente ma non l’abbiamo trovata, tutti sono scappati.
In estate il centro ha chiuso perché la società non è stata in grado di far fronte ai problemi: a causa del deterioramento sono difatti saltati gli impianti elettrici e la Sicurezza non ha lavorato perché non veniva pagata. A quel punto siamo ricorsi all’ordinanza di ritorno in possesso del bene denunciando il project financing e facendo ricorso al Tar. Nel momento in cui il Tar ci ha dato la possibilità siamo intervenuti e abbiamo ripreso il centro in toto come Amministrazione. Gli errori della vicenda sono imputabili a chi ha firmato il project financing e quindi all’Amministrazione comunale precedente. In questo momento siamo soddisfatti di aver dato una svolta alla vicenda.

Le strutture sportive ora sono attive?
Come promesso in Consiglio comunale, abbiamo riaperto il parco nel weekend successivo alla chiusura. Si è arrivati nel frattempo a consegnare una convenzione di un anno a Gestisport, in attesa della gara d’appalto. Le strutture sono tutte attive, esclusa la piscina che deve essere rimessa completamente a norma a causa degli impianti fatiscenti e che riaprirà dopo il 5 ottobre.

Come mai sono state cancellate le piste ciclabili del paese?
Non abbiamo cancellato nessuna pista ciclabile ma solo delle strisce gialle sulle corsie stradali. L’ordinanza, che stabiliva che dopo l’asfaltatura delle strade le strisce non fossero rimesse, proviene dal comando dei vigili e dall’Ufficio Tecnico in quanto considerate assolutamente illegali: quelle strisce non sono delle piste ciclabili. In questo momento siamo leggermente in ritardo sulla realizzazione dei progetti, ma l’Ufficio Tecnico sta lavorando per la realizzazione della pista ciclabile San Giuliano-San Donato-metropolitana di cui abbiamo ricevuto un finanziamento della Provincia per il tratto interno. Sono cose a cui teniamo perché negli anni precedenti è stata fatta un’urbanistica mal programmata e ricostruire i percorsi è difficile.

Com’è andato l’Expò di San Donato Milanese?
L’Expò è andato benissimo ed è stata una grossa soddisfazione. Ci stiamo muovendo in quello che io considero “governo del territorio” attraverso il coinvolgimento delle imprese, delle associazioni e dei cittadini. L’Expò è coincisa anche con la Festa del Volontariato e tutta l’organizzazione è servita per dimostrare alla gente che questa non è una città dormitorio ma piena di valori che vanno oltre la politica, oltre i sindaci e le amministrazioni: la città siamo noi cittadini che vogliamo vivere la nostra vita con solidarietà.

Come si pone l’Amministrazione comunale davanti ai continui furti all’Associazione Assia?
Stiamo aumentando in tutta la città la sicurezza passiva attraverso l’installazione di telecamere e illuminazioni nelle zone più scure. Grazie ai finanziamenti regionali, sono stati presi degli accordi con la Polizia Locale per l’aumento di turni notturni e nel periodo estivo non sono stati rilevati atti criminali.
Rispetto alle associazioni è importante la collaborazione: se diamo in affitto gratuito i locali, la responsabilità per metterli in sicurezza è anche di chi li occupa.

Un commento sulla vicenda della Campagnetta?
Bisogna condividere con la città le alternative possibili rispettando i diritti della proprietà ma anche privilegiare le necessità della cittadinanza e il bene comune. Presenteremo e condivideremo le diverse soluzioni di questa operazione al più presto.
I cittadini per giudicare devono avere a disposizione il materiale per poterlo fare. É gravissima la strumentalizzazione  e l’ipocrisia degli uomini dei partiti su una vicenda così sentita dai cittadini.

Greta Montemaggi