La realizzazione del VI Palazzo Eni rischia di essere bloccata dal Tar

È saltato il tavolo delle trattative tra Eni e i partiti della minoranza, a rischio la realizzazione del Sesto Palazzo Uffici.
Non è stato raggiunto alcun accordo, la tensione tra i partiti di maggioranza e opposizione era talmente alta da fare innescare una polemica che ha portato a rompere le trattative.

Ora la parola spetta ai giudici e, se il ricorso dei cittadini verrà accolto dal Tar, il nuovo quartier generale di Eni potrebbe saltare.
Messa all'angolo dal ricorso di sei sandonatesi, nelle scorse settimane, Eni aveva proposto ai partiti di migliorare l'accordo con il Comune, garantendo una serie di servizi per la città in cambio del relativo ritiro. I partiti avrebbero dovuto fare da intermediari con i cittadini per convincerli a fare dietrofront. Eni aveva chiesto alle forze politiche di formulare eventuali richieste migliorative da inserire nel documento. In realtà, il ricorso non chiama in causa direttamente Eni, ma è contro la delibera con cui il Consiglio comunale ha approvato il Sesto Palazzo Uffici, poiché sprovvista della Valutazione Ambientale Strategica, e il progetto contenuto pare sia in presunta incoerenza con il Pgt, due elementi che potrebbero spingere il giudice ad annullarne la validità.
Adele Melteni