San Donato Milanese, stadio si o no? Il Comitato No Stadio propone un referendum

Ufficialmente depositata in municipio la proposta di quesito referendario sullo stadio a San Donato. La parola passa ora ai sandonatesi

Una proposta di referendum popolare consultivo elaborata dal team legale del Comitato NO STADIO a San Donato Milanese che tiene conto di quanto previsto dallo Statuto Comunale e dal Regolamento per la Disciplina dei Referendum Comunali, regolamento approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 27 luglio 2021. Il quesito, chiaro e immediato, sostenuto da 120 firme autenticate di residenti sandonatesi e corredato dal timbro dell’ufficio protocollo del Comune che ne attesta il regolare deposito, è: "Volete voi, cittadine e cittadini di San Donato Milanese, che sul territorio comunale venga realizzato un intervento a carattere sportivo e commerciale che includa l'insediamento di un nuovo stadio di calcio?" «Il documento di Analisi Tecnica Preliminare del Progetto Stadio AC Milan redatto dagli uffici comunali e allegato alla delibera di Giunta dello scorso 24 gennaio ha pienamente confermato timori e forti criticità relativi all’ipotesi di variante urbanistica avanzata dalla società SportLifeCity Srl. - afferma Annalisa Molgora, una delle referenti del Comitato NO STADIO a San Donato Milanese –. Con queste premesse, e tenendo conto che mai si era fatta menzione della realizzazione di un’opera così imponente e impattante come uno stadio di livello internazionale con accluse funzioni commerciali e di intrattenimento, uffici e hotel nei programmi elettorali dei candidati sindaci presentatisi alle ultime elezioni, riteniamo che i cittadini non possano essere trattati come semplici spettatori, ma debbano essere soggetti attivi dell’intero processo decisionale. È quindi necessario porre alla loro valutazione anche l’opzione zero, cioè quella di rigettare la proposta messa in campo da AC Milan». Secondo il Comitato, Interpretando lo spirito del legislatore che vede negli strumenti di partecipazione popolare uno dei mezzi attraverso i quali realizzare la democrazia diretta e avvicinare i cittadini alle istituzioni, questo referendum potrà rappresentare un momento di svolta a San Donato. «Siamo di fronte a una scelta importantissimaaggiunge il referente Innocente Curci - ed è giusto che la popolazione possa esprimersi nel merito. Non a caso tra i sottoscrittori della proposta referendaria vi sono anche cittadini e cittadine che non hanno ancora maturato una posizione netta, a favore o meno, sullo stadio: hanno bisogno di conoscere a fondo tutti i dati, i documenti e le opinioni di merito». Per Iris Balestri, anche lei referente del Comitato No Stadio, accettare l’impianto sportivo dell’AC Milan non è una scelta dovuta a tutti i costi: «Non sono quindi solo i tecnici e il sindaco a doversi assumere le responsabilità sul nostro futuro, ma è la città nel suo complesso ad aver diritto a essere ascoltata e consultata».