San Donato: sul caso Club House, il Tar dà ragione al Comune

Respinto il ricorso sull’annullamento dell’assegnazione del locale di via Europa all’associazione Dream Lair

Club House

Club House La struttura sorge nel parco di via Europa

Il Tribunale amministrativo regionale si è pronunciato a favore del Comune di San Donato in merito all’affaire Club House, in merito alla gestione della struttura sita nei pressi del laghetto di via Europa. A seguito di un bando di gara andato a vuoto nel 2011, nel 2012 il locale era stato assegnato provvisoriamente, secondo una procedura negoziata, all’associazione Dream Lair. Con l’insediamento dell’attuale Amministrazione, però, i membri dell’associazione avevano denunciato l’inizio di una fase di stallo, che aveva poi avviato uno scontro a colpi di pareri legali ed esposti tra l'Ente e l'associazione. Nel luglio del 2013, infine, valutando come irregolare l’iter burocratico relativo, il Comune di San Donato aveva deciso per l’annullamento dell’assegnazione. Ora, a distanza di circa un anno da quel provvedimento, il Tar lombardo ha respinto anche il ricorso presentato da Dream Lair contro l’annullamento. «l’annullamento d’ufficio – recita la sentenza - risponde all’esigenza non del mero ripristino della legalità violata, bensì alla necessità, in applicazione del principio di concorrenza, di ottenere le migliori condizioni possibili per procedere all’affidamento di un bene pubblico». «Non si è trattato di un’azione contro qualcuno – ha commentato il sindaco sandonatese, Andrea Checchi - ma di una scelta dettata dall’esclusiva volontà di garantire il pieno rispetto della legalità cui un Ente pubblico non può mai derogare. Passate le ferie estive, ci impegniamo a presentare alla città il nuovo bando con una serata ad hoc». Il fondatore di Dream Lair, David Enea Dall'Aglio, ha commentato: «Il rigetto del ricorso è causa di estremo dispiacere. Tuttavia, i termini della sentenza mettono in evidenza come non vi siano state leggerezze o irregolarità addebitabili all'associazione ma come tutte le responsabilità siano imputabili all'inadeguatezza della macchina amministrativa.  Nonostante questo sono ancora una volta i cittadini a pagarne lo scotto. Pesano come macigni sulla credibilità delle istituzioni, infine, le tante bugie propinateci durante quesi anni e ci auguriamo che la promessa di permetterci la partecipazione al prossimo bando non vada ad aggiungersi a questa lista. Ora il Tar ha ordinato la trasmissione della sentenza alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per quanto di competenza. Per cui ci saranno ulteriori strascichi e sicuramente un faro sarà acceso su San Donato e sulla futura gara».
Redazione Web