Speronarono e uccisero un uomo in Tangenziale: i carabinieri stanno interrogando alcuni sospettati

Potrebbe essere prossima la svolta nelle indagini sulla fuga rocambolesca dei tre malviventi che, per sottrarsi ai carabinieri, speronarono e uccisero un uomo sulla Tangenziale Est, all’altezza di San Donato.

Gli uomini dell'Arma hanno infatti fatto sapere di aver individuato alcuni sospettati, le cui posizioni sono attualmente al vaglio degli investigatori. Non si esclude quindi che, nelle prossime ore, possano esserci degli arresti, con tanto di possibili accuse per omicidio volontario. La vittima si chiamava P.A., aveva 48 anni ed era un architetto di Carrara, con uno studio avviato anche a Milano. L'incidente era avvenuto attorno alle 17:00 di giovedì 12 giugno scorso, quando i tre non avevano rispettato l'alt intimato dai carabinieri della Compagnia di San Donato, impegnati in un servizio di controllo all'altezza di via Ripamonti, a Milano. L’auto con a bordo i malviventi era quindi fuggita a circa 170 km/h (per determinarlo con esattezza è stata disposta una perizia cinematica), imboccando la Tangenziale milanese. All’altezza di San Donato, però, il guidatore non era riuscito a evitare il violentissimo tamponamento con la Jeep dell’architetto, rivelatosi fatale per quest’ultimo. Approfittando dell’impatto, il trio si era poi allontanato in tutta fretta. Nelle ore successive l’auto dei fuggitivi era stata passata al setaccio dagli inquirenti, ma all’interno non erano stati trovate armi né droga, il che aveva innalzato un grosso punto interrogativo circa le ragioni della fuga.

Redazione Web