Chi sarà il nuovo sindaco? Tutto rimandato al 21 giugno

Gina Greco e Stefano Dornetti ancora in corsa per la poltrona di primo cittadino

Tutto come previsto: la nomina del nuovo sindaco di San Giuliano è rimandata al ballottaggio. Otto candidati in corsa al primo turno erano decisamente troppi per lasciare intuire una vittoria già in occasione della tornata del 6-7 giugno.
Con un’affluenza attorno al 75,46% (tanto alle comunali, quanto alle provinciali ed europee), le carte in tavola sono state scoperte: il ballottaggio vedrà affrontarsi Stefano Dornetti e Gina Greco, i quali sperano di riuscire a far convogliare su di sé i voti che in queste amministrative si sono evidentemente dispersi nelle consuete divisioni partitiche e dalla presenza delle liste civiche.
La coalizione di centrodestra a sostegno di Stefano Dornetti porta a casa comunque un ragguardevole 37,94%, con Popolo della Libertà (25,84%), Lega Nord (11,74%) e Pensionati (1,40%).
Al centrosinistra, il 34,19% dei voti sono per Gina Greco, sostenuta da Pd, (22,90%) e dalle liste Italia dei valori (3,55%) e Vivi bene San Giuliano (7,67%). Il 14,83% per l’ex vicesindaco Giovanna Bugada, scelta dal movimento “Fare bene la nostra città” (3,63%), nonché dalla parte estrema della vecchia alleanza - Partito della Rifondazione Comunista (3,03%), Lista Verdi e Sinistra per San Giuliano (5,13%), Comunisti Italiani (1,71%).
In coda, i restanti candidati: Marco Magri (Città nuova - 3,94%), Giocondo Berti (Partito Socialista - 2,45%), Gennaro Piraina (Unione di Centro - 1,99%), Sergio Paolo Borsato (Partito Comunista dei Lavoratori - 0,84%). Colpisce il risultato della nuova lista civica “San Giuliano Milanese a 5 Stelle legata a Beppe Grillo” e capitanata da Davide Colleoni, la quale, pur essendo sorta soltanto quest’anno, ha ottenuto il 3,79%. 
Ora bisognerà attendere le decisioni delle dirigenze di partito sugli eventuali accordi per il secondo turno.
Ma, ancora di più, a determinare l’esito delle elezioni sarà la voglia dei cittadini sangiulianesi di tornare ai seggi per la seconda volta in 15 giorni. E la contemporanea votazione referendaria potrebbe influire ancora di più sulle scelte della popolazione.