Chiesto l’ergastolo per il sangiulianese accusato della morte della sua compagna. I parenti della donna chiedono oltre 1mln di euro di danni

Sta giungendo alle fasi conclusive il processo a carico di C.B., l’ex idraulico di San Giuliano accusato della morte di A.B., la bidella 43enne milanese da cui aveva avuto un figlio.

A carico dell’uomo, il pm di Lodi ha infatti chiesto il carcere a vita, in attesa delle arringhe finali degli avvocati difensori, previste per l’udienza conclusiva che si terrà tra circa due settimane. Intanto, i parenti di A.B. si sono costituiti parte civile, avanzando richieste di risarcimento danni per circa 1mln e mezzo di euro complessivi. Era il febbraio del 2012 quando tra C.B. e A.B. scoppiò un violento alterco tra le vie sangiulianesi. Al termine della lite, la donna si era accasciata a terra senza vita e, sulle prime, si era pensato a un attacco cardiaco. Indagini successive avevano però permesso di scoprire una microscopica ferita sotto l’ascella sinistra, compatibile con una stilettata inferta da un’arma appuntita. Il 56enne venne successivamente arrestato nel mese di marzo 2012 e, da allora, si trova rinchiuso presso il carcere di Lodi. In passato, la 43enne aveva già denunciato il suo ex compagno per stalking e lesioni.

Redazione Web