Il 92enne Lorenzo Cremaschi, marinaio sangiulianese in congedo che salvò decine di vite, protagonista di una accorata rievocazione storica

Era il 9 settembre 1943 quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, la corazzata “Roma” venne affondata da alcuni bombardieri tedeschi, mentre stazionava al largo dell’isola della Maddalena.

La violenta rappresaglia nazista, all’indomani della firma dell’armistizio, aveva causato la morte di 1393 membri dell’equipaggio e lasciato dispersi nelle acque sarde decine di marinai. Tra i protagonisti delle operazioni di salvataggio dei superstiti si distinse il marinaio Lorenzo Cremaschi, sangiulianese classe 1921, che si prodigò personalmente alla guida di una motolancia e salvò circa 100 naufraghi. Il fatto è stato ricordato durante la una conferenza commemorativa svoltasi lunedì 9 settembre al Circolo di Presidio di via del Carmine a Milano, organizzata dall'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia - sezione di Milano. «Al nostro concittadino va la stima di tutta la città – ha commentato Gennaro Piraina, assessore sangiulianese alla Sicurezza -. E' un esempio per tutti noi, specialmente per i giovani».

Redazione Web