"Solo chi ha perso un figlio in un incidente stradale può capire il dolore che si prova". La mamma di Andrea De Nando ha scritto al Sindaco di San Giuliano, mostrando la propria solidarietà alla famiglia di Sebastiano, l'ultima vittima della via Emilia

Quella mattina, infatti, Sebastiano si trovava in compagnia di suo fratello gemello, anch’egli studente dell’istituto “Vincenzo Benini” di Melegnano e che ogni giorno si serviva del medesimo autobus per andare a scuola. Anche per questo motivo, l’incidente trova una tragica analogia con quanto accadde al giovanissimo Andrea De Nando che, nel gennaio scorso, era stato investito e ucciso da un’auto a Peschiera Borromeo sotto lo sguardo del gemello Cristian, che attraversava la strada con lui e altri amici. «Nei giorni scorsi ho scritto una lettera al Sindaco di San Giuliano – ha dichiarato a 7giorni Elisabetta Cipollone, madre di Andrea De Nando – per avere qualche notizia di Sebastiano e per testimoniare la mia solidarietà alla famiglia, ma non ho ancora ricevuto risposta. La somiglianza tra i due casi è allucinante, un fatto più unico che raro, ed è un dolore che può capire solo chi lo prova. Mio figlio Cristian porta dentro di sé ancora lo shock per quello che è successo a suo fratello e probabilmente sarà così anche per il gemello di Sebastiano, ma spero vivamente che la sua vicenda abbia un esito diverso da quella di Andrea». A seguito della scomparsa di suo figlio, la signora Elisabetta ha intrapreso una decisa battaglia a favore della sicurezza sulle strade e per l’istituzione del reato di Omicidio Stradale. «Perché in Italia – ha commentato la donna con rabbia e indignazione – per la legge vale di più il furto di un portafogli che la vita di una persona».

 

Alessandro Garlaschi