«Spero che questo mio sfogo faccia uscire dal letargo quanti di noi hanno smesso di lottare»

L’appello di una mamma di Civesio che vorrebbe fare chiarezza su una situazione molto delicata
Una giovane madre pubblica un post su Facebook che comincia così: «Ciao a tutti, avete voglia di darmi una mano?».

Quindici righe in cui Ilaria Busnelli, così si chiama la mamma, rende pubblica la sua storia personale, nella speranza che qualcuno possa aiutarla ad affrontare una situazione delicata. Il suo appello ci ha colpito e la abbiamo contattata, con il desiderio che Ilaria possa trovare una soluzione, non solo per la sua famiglia, ma, come auspicato da lei stessa, anche «per tutti gli altri genitori che sono nelle stesse condizioni».

Ilaria ha due figli: «Il più piccolo, Enea, ha tre anni e mezzo ed è, come si dice in gergo, un cerebroleso acquisito; questo perché all’età di diciotto mesi si è ammalato di un tumore cerebrale e, per riuscire ad avere salva la vita, ha dovuto affrontare due anni di cure», racconta la mamma. «Quest'anno abbiamo raggiunto un traguardo importante, l’inserimento nella Scuola dell’infanzia, dove Enea ha bisogno di un insegnante di sostegno e di un educatore, in modo da potere vivere la vita sociale con la serenità di un bimbo "normale". Enea, purtroppo, non deambula in autonomia e per ora non parla molto, il suo vocabolario è limitato ad alcune parole; il nostro cucciolo non è un bambino in stato vegetativo, ride, gioca, mangia, piange e fa i capricci come gli altri. Ha però un ritardo psico-cognitivo di almeno un anno e mezzo». Il piccolo Enea ha, quindi, bisogno di una figura competente che stia al suo fianco durante l’intera permanenza a scuola. Perciò, Ilaria è rimasta amareggiata quando ha scoperto che Enea sarebbe stato affiancato, nell’arco della settimana, per 12 ore e mezza dall’insegnante di sostegno e per 7 ore dall’educatore. «Fatti i conti rapidamente, a Enea è stato concesso di potere stare a scuola solo per quattro ore al giorno. Ho cercato di capire – continua Ilaria – se queste ore fosse possibile aumentarle e, in caso affermativo, a chi mi sarei dovuta rivolgere; ma pare che tali informazioni siano avvolte nel mistero o forse non siano proprio chiare a nessuno. Quello che più mi ha lasciata perplessa, parlando con altri genitori che si trovano in circostanze analoghe, è la loro rassegnazione. Spero che questo mio sfogo – conclude la grintosa mamma – faccia uscire dal letargo quanti di noi hanno smesso di lottare dopo anni di delusioni, e che magari qualcuno cominci a lavorare per migliorare le cose». Anche noi di 7giorni condividiamo la stessa speranza di Ilaria e ci auguriamo che il suo appello trovi al più presto risposte concrete.

Nel frattempo, abbiamo contattato Eliana Cardella, l’assessore ai Servizi alla Persona del Comune di San Giuliano Milanese, che si è subito resa disponibile a interessarsi della questione: «L’Amministrazione – ha sottolineato Cardella – pone la massima attenzione nei confronti di tutti i casi che riguardano l'assistenza dei minori: il nostro obiettivo prioritario è quello di tutelare nel migliore dei modi le situazioni di necessità. Il personale dei Servizi Sociali conosce e segue da vicino tutte le singole situazioni e problematiche, a cui si cerca di dare sempre risposte concrete, a fronte delle risorse che sono a disposizione. A questo proposito, è altresì noto – specifica l’Assessore – che gli aiuti in tale senso dagli Organi sovracomunali siano in continua riduzione, creando ancora più disagio alle azioni degli Enti locali. Inoltre, servirebbe sicuramente una maggiore disponibilità in termini di ore da parte degli insegnanti di sostegno in capo al Provveditorato. Nonostante tale quadro complessivo, non incoraggiante, non vogliamo di certo eludere i problemi: l'Amministrazione comunale vuole procedere attivamente, garantendo tutti i servizi necessari».

Novella Prestigiovanni