Lutto cittadino per Sebastiano, tutta la città si stringe intono al dolore dei familiari del 14enne travolto sulla via Emilia

La battaglia di Sebastiano Pizzelli ha avuto il più triste degli esiti, dopo alcuni giorni di ricovero in gravissime condizioni all’ospedale Niguarda di Milano. A San Giuliano Milanese, città dove abitava il 14enne, il giorno delle esequie sarà proclamato il lutto cittadino.

I medici dell'ospedale “Cà Granda” hanno annunciato il decesso del ragazzo nella serata di martedì 18 ottobre, circa sei ore dopo aver decretato lo stato di morte cerebrale.
Lo scorso 12 ottobre, Sebastiano era stato travolto da un’auto sulla Statale Emilia all’altezza di via Risorgimento, mentre si dirigeva verso l’autobus che lo avrebbe portato a scuola. L’urto lo aveva sbalzato per diversi metri e le sue condizioni erano apparse subito estremamente preoccupanti, a tal punto da non consentirgli più di riprendersi. Nonostante il grande dolore per la perdita del proprio figlio, la famiglia Pizzelli ha acconsentito alla donazione degli organi del giovane Sebastiano.
 

Attualmente non sembra sia ancora stata fissata la data dei funerali ma l’Amministrazione Comunale ha già stabilito che, il giorno delle esequie, a San Giuliano sarà proclamato il Lutto Cittadino. «È una notizia che nessuno di noi avrebbe mai voluto sapere – ha commentato il sindaco sangiulianese, Alessandro Lorenzano -, sono rimasto personalmente sconvolto per la perdita di Sebastiano, si è spenta una giovane vita. L'entusiasmo del ragazzo era testimoniato nel suo impegno sportivo e nella scuola. Questa tragedia ha sconvolto due famiglie: va rispettato il loro dolore».

L'Amministrazione comunale ha inoltre annunciato di avere in cantiere già da tempo alcuni interventi per tutelare l’incolumità di coloro che transitano sulle strade. Tra i primi provvedimenti in programma, ci sarà la richiesta di spostamento delle fermate dei bus considerate non rispondenti ai criteri di sicurezza, un aumento dei pattugliamenti della Polizia Locale, che andranno ad aggiungersi ai presidi fissi già esistenti, e misure tese al controllo della velocità.

Alessandro Garlaschi