San Giuliano: madre esasperata fa arrestare il pusher di suo figlio

La donna era oppressa da continue richieste di denaro da parte dell’uomo e si è rivolta ai carabinieri

Lo spacciatore, un egiziano di 27 anni, aveva in casa cocaina e hashish

Si è concluso con un lieto fine il calvario di una donna residente a San Giuliano che, esasperata da una situazione divenuta ormai non più tollerabile, ha chiesto aiuto ai carabinieri per far arrestare il pusher che riforniva suo figlio. Quest’ultimo, un 40enne tossicodipendente, viveva con la donna, alla quale chiedeva con sempre maggior insistenza somme di denaro per potersi acquistare lo stupefacente. Pare che le cifre pretese dal 40enne fossero sempre più elevate, destinate com’erano a pagare i pesanti debiti che l’uomo aveva contratto il con suo spacciatore “di fiducia”. La donna faceva molta fatica a soddisfare le pressanti richieste del figlio e, dopo mesi di silente sopportazione, esasperata si è presentata nei giorni scorsi presso la caserma dei carabinieri di San Giuliano per lanciare una richiesta d’aiuto. La mamma ha raccontato per filo e per segno agli uomini dell’Arma la sua difficile vita quotidiana e il burrascoso rapporto con il figlio, motivo per cui i militari hanno deciso di sentire anche lui. Parlando con il 40enne, le forze dell’ordine sono riuscite a racimolare alcune importanti informazioni riguardo lo spacciatore da cui l’uomo si riforniva, un egiziano di 27 anni residente in un appartamento sangiulianese in compagnia della giovane moglie e appena diventato padre. A quel punto i carabinieri hanno preparato il blitz a casa del nordafricano, che è scattato nella giornata di domenica 20 settembre, dove hanno trovato il 27enne in compagnia della famiglia. L’intervento ha avuto buon esito, poiché, nell’armadio della camera da letto, sono stati sequestrati oltre 300gr di hashish, mezzo grammo di cocaina e tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi, cioè sacchettini di plastica, bilancino di precisione e coltello a serramanico. Per il pusher sono quindi scattate le manette per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti e il conseguente trasferimento presso il carcere di Lodi.
Redazione Web