Alessandra Mercanti: altro che nepotismo!

In un recente comunicato stampa del Pd segratese, l’Organismo Indipendente di Valutazione (Istituzione che ha l’intento di controllare l’operato dell’Ente e dei dirigenti comunali), è paragonato a un talent show, in cui alcuni concorrenti sono stati scelti per questioni di “parentelismo”. Come giudica queste affermazioni?
Non ho alcuna intenzione di entrare nel merito di una discussione che ritengo meramente “politica” e che nulla ha a che fare con la mia nomina nell’Organismo Indipendente. Infatti, ho partecipato a un bando pubblico, ritenendo di essere in possesso dei requisiti necessari e sottoponendomi alla selezione relativa, con l’unico scopo di arricchire il mio bagaglio di esperienze lavorative. Tengo a precisare, per fare un appunto sulle cifre pubblicate, che il mio compenso annuo ammonterà a circa 1.700 euro lorde: anche ai più distratti non potrà certo sfuggire che questo lauto compenso, altro non è che un rimborso spese. Ma chi mi conosce, sa perfettamente che l’aspetto economico per me è del tutto irrilevante.

Ci racconta brevemente il suo iter politico?
Molto volentieri, ma in un’altra intervista, se mi concederete l’onore. Il mio percorso politico non ha nulla a che fare con la mia attività lavorativa. Personalmente, sono tra quelli che ritengono non si debba fare “politica per mestiere”. La politica è una vera e propria passione, un amore che ho conosciuto oltre dodici anni fa e che mi ha regalato un sacco di soddisfazioni, ma anche tante sfide difficili. Tutte queste esperienze mi hanno reso la donna che sono oggi e che sinceramente sono orgogliosa di essere.

Un messaggio a chi vede, dietro la sua nomina, un aggancio parentale con l’assessore Tagliaferri?
In politica ho sempre preteso di essere giudicata per le mie capacità e per quello che ho fatto e che faccio ogni giorno. Tagliaferri è un grande uomo politico, che stimo e da cui continuo a imparare moltissimo, ma che assolutamente nulla ha a che fare con la mia carriera.

Susanna Tosti