Alessandrini e... pari opportunità, Santa Monica, BreBeMi, Consiglio comunale ragazzi

Il punto di vista del Sindaco in merito alle questioni che più interessano ai segratesi

 

Questa settimana ci siamo recati nell’ufficio del sindaco, Adriano Alessandrini, per raccogliere il suo punto di vista in merito alle ultime dichiarazioni rilasciate dall’opposizione.

L’attuale giunta è composta di soli uomini. Sappiamo che ciò si è verificato perché non ha ricevuto alcuna candidatura femminile. Per questo motivo Segrate Nostra ha lanciato un appello alle donne segratesi, invitandole a candidarsi come assessore.
Qual è la sua opinione in riguardo?
Non si tratta tanto di non avere avuto candidature, ma di avere ricevuto poche proposte dai partiti. Infatti, le mie scelte, quelle indipendenti dai partiti, sono totalmente diverse: il livello dirigenziale è tutto femminile. Non solo: l’80% dei nostri dipendenti sono donne.
Non mi sembra corretto continuare a ritenere la donna una sorta di specie da proteggere: le donne sanno, da sole, cosa fare e come comportarsi in politica.

Parliamo della questione “Santa Monica”, quel complesso immobiliare che si trova in una situazione di stallo da mesi. Recentemente ha informato la Commissione speciale Boffalora di avere avuto un incontro con i delegati della società di servizi Vegagest e della banca Carife, che gestiscono il fondo immobiliare. Alcuni consiglieri comunali si sono lamentati di non essere stati consultati e rivendicano il diritto di essere aggiornati su argomenti del genere. Qual è il suo punto di vista?
Intanto preciso che non abbiamo avuto un solo incontro, bensì tantissimi incontri. Sinceramente mi sembra buffo sentire lamentele del genere: abbiamo una mailing list, con cui avvisiamo tutti coloro che lo desiderano, prima di ogni incontro, e a cui mandiamo il resoconto. Forse con alcuni dell’opposizione si fatica a trovare un accordo, ma non con tutti: per esempio il Presidente della Commissione Boffalora, un esponente del Pd, trovo che sia una persona straordinaria, con cui si lavora bene.

Per quanto riguarda la questione del tracciato della BreBeMi, sembra esserci una nuova possibilità, quella di fare passare il tracciato dell’autostrada in un’area dismessa, dietro il quartiere di Tregarezzo. Lei crede che questa soluzione sia attuabile oppure state vagliando altre proposte, sempre con l’obiettivo di limitare i disagi ai cittadini e i danni ambientali?
Intanto abbiamo fatto un primo passo in avanti, eliminando un vecchio progetto, disastroso per la città intera. Questa è una proposta davvero interessante: la BreBeMi non attraverserebbe più la Città e salverebbe tutta la zona Sud di Segrate dal traffico di attraversamento. Il tratto segratese della Rivoltana diventerebbe comunale, come la Cassanese, con tutte le limitazioni di traffico e velocità che ne deriverebbero.
Ora attendiamo tutte le verifiche del caso ma, nel frattempo, Ferrovie ci ha già dato una risposta affermativa.

Abbiamo notato sul sito del Comune una voce curiosa denominata “Consiglio comunale ragazzi”, un vero e proprio consiglio comunale formato da allievi delle scuole medie. Lei cosa pensa dell’iniziativa?
È un’iniziativa molto interessante. C’è l’idea di convincere i ragazzi di pensare alla “cosa pubblica”, abbandonando per un attimo i panni di alunni per incarnare quelli di rappresentanti. Il consiglio si riunisce ufficialmente una volta all’anno e ha poteri propositivi: sono dei ragazzi le proposte, già attuate, di inserire una merenda di frutta, del sistema di self-service nelle mense e tanti altri progetti.

Nel salutare i nostri lettori, vuole rilasciare un ultimo commento sulla situazione politica italiana?
Credo che difficilmente abbiamo raggiunto un punto più basso. È davvero triste pensare che sui giornali sia data meno attenzione ai problemi del Paese, piuttosto che agli scandali sessuali del Premier.
Bisognerebbe fermarsi un momento e trovare un modo per aiutare questo Paese: ne ha davvero bisogno.
Infine, credo che ognuno debba fare la sua parte: dovremmo cominciare tutti a pensare in maniera diversa, più positiva. Sono sicuro che se iniziassimo a ben pensare, come aveva detto l’arcivescovo Tettamanzi, svolgeremmo qualcosa di positivo per il nostro Paese.

Susanna Tosti