Bufera sulle considerazioni di una catechista di Segrate sull'omosessualità

L'omosessualità è da sempre un tema che scotta, specialmente se a parlarne è una catechista durante il tradizionale pranzo comunitario del venerdì rivolto a ragazzi delle medie. La catechista sessantenne, che opera presso l'oratorio San Felice di Segrate, oltre a ritenere l'omosessualità una perversione, si è anche espressa così sul tema dei matrimoni gay e sulla famiglia: «Solo una coppia fatta da uomo e donna può avere figli e crescerli nella maniera giusta».

Forte la reazione dei ragazzi che hanno replicato promuovendo il diritto al rispetto; due di loro hanno deciso addirittura di ritirarsi dal corso. Una delle madri dei ragazzi ha fatto approdare il discorso anche su facebook dove si è in breve scatenato un dibattito con più di 200 commenti. Don Andrea Sangalli, parroco degli oratori segratesi si è così espresso sulla faccenda: «Forse è un po' troppo, magari si è trattato di un equivoco. Stiamo parlando di argomenti delicati. La Chiesa esprime una posizione chiara, ma il rispetto alle persone deve rimanere al di sopra di ogni tipo di considerazione e va al di là delle scelte personali di ogni individuo». Il sindaco di Centrodestra di Segrate, Adriano Alessandrini, si è invece espresso ricordando come il rispetto per qualsiasi persona indipendentemente da razza, religione e scelte di vita sia contenuto nella costituzione, precisando anche che il pensiero della catechista appartiene ad un passato ormai superato.

Mattia Castellini