Caos per la polizia locale di Segrate: 14 agenti chiedono la mobilità e vogliono essere trasferiti

Il Comune: «Colpa dei tagli imposti dal Governo. Le richieste di trasferimento non saranno accettate, troveremo una mediazione»

Agenti di polizia locale

Agenti di polizia locale

Venti di bufera soffiano sul corpo di polizia locale di Segrate che, nei giorni scorsi, ha visto ben 14 agenti manifestare il desiderio di lasciare la città, presentando richiesta di mobilità e di trasferimento ad altri Comandi. Tale stato di cose, che coinvolge circa un quarto degli agenti in forza al Comando della polizia locale segratese, è spia di un contrasto che da qualche tempo ha iniziato ad accendersi tra i vigili e i vertici dell’Ente locale Sudmilanese. Secondo il Comune, però, le cause dei contrasti sarebbero del tutto esterne, legate cioè alle conseguenze delle recenti politiche del Governo centrale, che ha stabilito un drastico taglio dei trasferimenti agli Enti locali. In particolare il Comune di Segrate ha puntato il dito contro la necessità, legata appunto alle scelte fatte “dall’alto”, di interrompere il rapporto con alcuni agenti che, al termine di un ciclo triennale di formazione e servizio, non hanno visto riconfermato il loro contratto a termine. «Tutto ciò ha finito per ripercuotersi sui vigili rimasti – ha commentato a riguardo il sindaco, Adriano Alessandrini -, sui loro turni e sulle loro mansioni, che hanno subìto forti cambiamenti». L’Ente ha ad ogni modo fatto sapere che le numerose domande di trasferimento saranno categoricamente respinte, annunciando altresì la prossima apertura di un tavolo di confronto, che chiamerà il Comune e le rappresentanze sindacali a trovare una mediazione volta a ricomporre la frattura.
Redazione Web