Pgt di Segrate annullato dal Tar, Micheli (Patto Civico): «Sentenza storica»

Il comunicato stampa del consigliere regionale Paolo Micheli (Patto Civico) in merito all'annullamento del Pgt di Segrate da parte del Tar

Paolo Micheli in consiglio comunale a Segrate

Paolo Micheli in consiglio comunale a Segrate

«Si tratta di una sentenza storica per il milanese e per la Lombardia perché mai era accaduto che il PGT di una città grande e importante come Segrate fosse dichiarato completamente da rifare». L’eco «dell'annullamento in toto» da parte del Tar di Milano del Piano di Governo del Territorio di Segrate arriva fino al Pirellone. È il consigliere regionale Paolo Micheli (Patto Civico di Ambrosoli), residente a Segrate, a chiedere conto agli uffici regionali di cosa accadrà ora, dopo che i giudici hanno dichiarato illegittimo lo strumento pianificatorio approvato nel 2012 e contestato tramite un ricorso da Wwf Martesana, da Legambiente Lombardia e da un Comitato di cittadini nato spontaneamente in particolare per difendere il Golfo agricolo, porzione di territorio verde di circa 600mila metri quadrati che separa la frazione segratese di Rovagnasco da Milano 2, il quartiere dei vip che ha fatto la fortuna immobiliare e televisiva di Berlusconi. Per una volta arriva proprio dai giudici milanesi una sentenza che si potrebbe definire anche salva-Berlusconi, nel senso che anche le abitazioni del quartiere residenziale beneficeranno del «no» a nuove costruzioni proprio sul portone di casa. «Quanto previsto nel PGT riguardo alle sette aree definite di trasformazione urbanistica viene invalidato e quindi tali aree non sono più edificabili - spiega Micheli rileggendo la sentenza del Tar -. La vittoria è di chi da anni dichiara che quel documento era un pasticcio da rifare, ma anche della cittadinanza. Chi è chiamato ad amministrare una città deve avere ben presente che il territorio non è di sua proprietà, ma della comunità. Il sindaco, proprio per definizione pro tempore, non può alzarsi un giorno e decidere di svendere tutto il suolo ancora disponibile al miglior offerente». Ma Micheli si preoccupa anche del futuro di Segrate: «Ho chiesto agli uffici competenti della Regione di farmi sapere se il PGT andrà rifatto con la nuova legge lombarda sul consumo del suolo o se andrà riscritto con le regole di quando venne approvato tre anni fa».