Cellule staminali, il virus dell'Aids può curare rare malattie genetiche? È di San Felice lo scienziato a capo della ricerca

Ha ottenuto dei buoni risultati lo studio dell’Istituto Telethon pubblicato su "Science" riguardante la cura di malattie genetiche molto rare finora mortali attraverso particelle virali di Hiv. Tale ricerca scientifica ha utilizzato cellule staminali ematopoietiche prelevate dal midollo osseo del paziente, poi reintrodotte modificate con sostituzione del gene alterato, utilizzando come vettore per quello corretto il virus dell’Aids.

I ricercatori che hanno applicato questi trattamenti per 3 anni, curando 6 bambini con gravi patologie ereditarie, sono stati guidati dal direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon (Tiget) Luigi Naldini, torinese di nascita ma segratese di adozione, precisamente di San Felice dove vive con la moglie - ricercatrice - e i due figli universitari. Sua la grandiosa intuizione potrebbe portare a progressi straordinari nella cura della sindrome di Wiskott-Aldrich, della leucodistrofia metacromatica e altre malattie neurovegetative, patologie considerate incurabili in tre casi su sei.

Redazione Web