Cronaca di un (quasi) Consiglio comunale


Giovedì 19 marzo si è svolto a Segrate un Consiglio comunale di importanza decisiva ai fini della realizzazione del nuovo centro commerciale che, però, è stato caratterizzato da un'atmosfera incandescente: cori da stadio, cittadini contrariati e qualche “vergogna” urlato anche da un megafono.
Alle 21 in punto, orario ufficiale di inizio del Consiglio, una folla di persone staziona tra l'ingresso della palazzina comunale e il marciapiede della via. Di riuscire a entrare non se ne parla. Chiediamo cosa succede e sembra che la sala sia già piena. Nel vialetto che dal marciapiede conduce all'ingresso fanno avanti e indietro un po' di persone, chiaramente arrabbiate. Arriviamo sulla soglia e un cordone di agenti della municipale sembra non far entrare nello stabile. A questo punto diamo la parola ai cittadini: Franco, un distinto signore del “Comitato per il no” di Peschiera, afferma che “è dalle otto che è sbarrato. Ho gente dentro che mi manda degli sms, dentro c'è gente che non è di Segrate. Il sindaco e la Giunta comunale non vogliono misurarsi”.
Poi arriva Rodolfo, coetaneo di Franco, invece favorevole al centro commerciale.  Afferma che “è un peccato non poter entrare”, lui avrebbe sostenuto la Giunta. È comunque “molto speranzoso”, è “per il sì, con riguardo alla viabilità speciale che gestisca il traffico”. Franco interviene ancora e sostiene che “prima della decisione sul centro si era deciso di fare un referendum”. A Francesco, ventisei anni, sembra “vergognoso” perché “non c'è la rappresentanza della gente. Gira la voce che dentro non c'è gente di Segrate”. È tra chi non è d'accordo con il centro, “perchè il territorio non ne ha bisogno”.
Marco, un suo amico e coetaneo, afferma che “il sindaco aveva detto sia in campagna elettorale che dopo che avrebbe fatto un referendum”. Intanto, mentre Marco esprime il suo pensiero, sale un coro che ripete “vergogna!, vergogna!” e qualcuno grida “fascista! Ti devi vergognare!”. A questo punto interviene anche un megafono, che scandisce il “vergogna” a ritmi regolari. Questo è sostanzialmente quello che è successo fuori. Il Consiglio comunale, comunque, ha approvato l'accordo di programma per il centro commerciale. Vedremo cosa succederà adesso.