Decima manifestazione per la Vita Indipendente: «Strumentalizzato il comitato», commenta il Comune

E siamo a dieci. In scena, davanti al municipio segratese di via Primo Maggio, martedì 28 gennaio la decima Manifestazione per per la Vita Indipendente. Una protesta volta a ottenere lo stanziamento di fondi necessari a sostenere progetti di vita indipendente, iniziata nell’ottobre 2012 e ripetuta, di mese in mese, a scadenza fissa da Leonardo Tencati – accompagnato dell'amico di “sventura” Nicola Casini – segratese residente a Milano Due, in sedia a rotelle a causa di un incidente che gli ha lesionato il midollo osseo.

Dopo la nona manifestazione – quella del 27 novembre scorso – Leonardo e Nicola erano stati invitati a un incontro con la dirigente comunale incaricata dei Servizi alla persona, Paola Malcangio, e ne erano usciti decisamente ottimisti. I loro suggerimenti per migliorare il Bando - il cui teso allora non era ancora definitivo - per l'assegnazione di 30mila euro messi a disposizione dal Comune per le spese sostenute nel 2012 erano stati accolti dalla dirigente con molto interesse e Leonardo si era lasciato andare a questa dichiarazione: «per la prima volta sono davvero fiducioso, si è aperto uno spiraglio». Il punto focale, quello più ostico, restava il limite Isee: cioè la possibilità di svincolare l'erogazione dei fondi dall'Isee, introdotta nel 2012 come necessaria conseguenza dei tagli dei fondi nazionali per le politiche sociali. Il Comitato, nell'incontro, aveva suggerito in sostituzione il “Barthel Test”, utilizzato per valutare le capacità residue di una persona, quindi la sua autonomia. Un criterio, a loro avviso, più “giusto”. Ma su questo punto non c'è stato niente da fare: l'Isee non si tocca. A caldo, qualche ora dopo la fine della manifestazione, un comunicato stampa del Comune - dal titolo “Strumentalizzato il Comitato per la Vita Indipendente” - chiarisce la posizione dell'Amministrazione comunale in questa vicenda.
Manifestazione alla reception del Comune per chiedere di poter parlare con un rappresentante dellAmministrazioneSi legge: «Oggi pomeriggio si è tenuta la decima manifestazione del Comitato per la Vita Indipendente che chiede a gran voce fondi che possano pagare assistenti personali ai disabili gravi. Moltissime sono le imprecisioni nelle richieste che denotano la non conoscenza della normativa e altrettanto sono le strumentalizzazioni di alcuni partiti e/o movimenti politici sulla pelle di queste persone.Prima di tutto l’assessorato ai Servizi Sociali aveva promesso lo stanziamento di 30.000 euro per i progetti di vita indipendente perché, all’inizio del 2013, sembrava azzerato il Fondo nazionale per la non autosufficienza. Nella seconda metà del 2013, invece, sono stati stanziati 275 milioni di euro sul Fondo Ministeriale per la non autosufficienza. La Regione Lombardia è stata destinataria di 41,5 milioni di euro ai quali ha aggiunto 3,5 milioni dal Fondo Sanitario Regionale. Ai disabili gravissimi sono stati destinati 18 milioni di euro, ai gravi 27 milioni. Questi fondi saranno erogati dalle ASL ai disabili gravissimi, dai Piani di Zona ai disabili gravi. I disabili gravi potranno avere un buono sociale mensile fino a 800 euro per progetti di vita indipendente. Nonostante questo importante intervento di Regione Lombardia, il Comune di Segrate, unico comune del Distretto Milano Est, pur non essendo tenuto, ha mantenuto la promessa stanziando 30 mila euro aggiuntivi per i disabili gravi. Il Comune è a conoscenza di circa una decina di casi di persone con disabilità gravi che si equivalgono mentre non si equivalgono assolutamente le condizioni economiche delle singole persone (si passa da un Isee di € 4000 annui a Isee di oltre € 40.000 annui). Per questo è stato scelto di legare questo contributo, che ricordiamo è aggiuntivo rispetto a quello regionale, all’Isee. Scorretta quindi la posizione del Comitato che accusa il Comune di non essersi fatto carico del problema, citando la mancata applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità come se un Comune potesse prescindere dalle modalità stabilite dallo Stato per l’attuazione di una convenzione internazionale. Molto preoccupante, invece, la strumentalizzazione che alcuni partiti e movimenti hanno fatto dell’iniziativa. A questi politici consigliamo sempre di informarsi sulle normative e le procedure stabilite da Enti di governo sovraordinati che condizionano le scelte politiche a livello comunale. In particolare, a chi aspirerebbe di amministrare un giorno Segrate, consigliamo di prendere visione del Decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 2013 “Adozione del programma di azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità” che, nelle premesse, richiama proprio la ratifica italiana (2009) della Convenzione delle Nazioni Unite del 2006 sui diritti delle persone con disabilità, sempre citata nei comunicati del Comitato segratese per la Vita Indipendente. Il Comune si augura, infine, che il Comitato non presti il fianco a strumentalizzazioni finalizzate a ottenere qualche minuto di celebrità da parte di politicanti che, evidentemente, non hanno né competenza né idee ma una grande ambizione personale».
Cristiana Pisani