Al sindaco è stata chiesta la valutazione precisa della gravità dei danni, delle risorse necessarie per la sistemazione e una perizia tecnica per valutare il livello di pericolosità dell’edificio. Adriano Alessandrini ha risposto che, ad oggi, sono stati spesi 4.500 euro, mentre ne servirebbero 320.000 per risolvere definitivamente il problema. È stato poi precisato che, i lavori previsti per l’estate 2013, verranno rimandati alla prossima chiusura estiva del 2014. «Recentemente si sono verificati crolli del controsoffitto e dell’intonaco – hanno commentato con disappunto alcuni genitori presenti -. È inaccettabile usare secchi d’acqua per i continui gocciolamenti: per l’incolumità delle persone i lavori si possono anticipare intervenendo su alcuni moduli alla volta».

Redazione Web