Paolo Micheli si conquista il titolo di primo segratese al Pirellone

Il 38enne segratese Paolo Micheli ce l’ha fatta e si aggiudica anche il titolo di primo nella storia di Segrate a entrare in Regione. Candidato nella lista Patto civico Ambrosoli, ha conquistato un seggio al Pirellone grazie a 1500 preferenze personali.

Unico segratese in gara, ha fatto da traino alla lista dell’avvocato che, a Segrate, ha sfiorato il 15% - superando anche il risultato di Milano - e gran parte delle preferenze raccolte si devono proprio a lui, Paolo Micheli. Lo abbiamo incontrato poco dopo la notizia ufficiale della sua elezione, ancora incredulo, ma chiaramente soddisfatto del risultato, simbolo che il lavoro svolto sul territorio segratese come consigliere comunale, ma soprattutto che la sua immagine di politico “trasparente”, hanno fatto breccia in molti elettori.
A Paolo abbiamo rivolto queste domande:
Quale credi sia stato il motivo del tuo successo, insomma il tuo punto forte?
«Il principale, numeri alla mano, è stato il mio impegno in Segrate. Sono tre anni che come Segrate Nostra siamo impegnati in una campagna ininterrotta per la buona amministrazione e contro la completa urbanizzazione del territorio comunale. Tre anni senza una settimana di pausa che alla fine hanno portato più di mille voti di preferenza, compresi quelli annullati - 873 voti a Segrate e 150 schede annullate - e il buonissimo risultato della mia lista regionale, Patto Civico Ambrosoli, che è stata la terza per voti in Segrate, dopo Pd e Pdl».
A proposito, cosa intendi fare adesso in merito al tuo incarico di consigliere a Segrate?
«Dopo questa prova di stima e, mi verrebbe da dire, di affetto, non voglio ridurre l’impegno per la mia città come inevitabilmente accadrebbe se smettessi di fare il consigliere. Non ho intenzione di mollare, soprattutto adesso che ci sono in ballo i piani di attuazione del PGT, le vicende Boffalora S. Monica e Lucchini Artoni e soprattutto il ricorso al TAR contro il PGT che ha tutto il mio sostegno, anche se dovrò verificare se riuscirò a far bene entrambe le cose con l'impegno e l'intensità di sempre. Ovviamente ho già rinunciato a tutte le indennità di consigliere comunale».
Quali sono le priorità che porterai in Regione?
«Mi metterò al servizio di Segrate e della Martesana, cercando di lavorare all'interno del governo regionale affinché si intervenga sui problemi della nostra zona, in primo luogo la viabilità e la mobilità. Entro l'anno dovrebbero entrare in funzione i primi tratti della Bre.Be.Mi, ma il traffico conseguente scorrerà sulla Cassanese allargata a quattro corsie fino a sbattere contro le nostre rotonde a otto. Possiamo ripetere all'infinito che l'Amministrazione segratese su questo ha commesso gravissimi errori e per questo andrebbe mandata a casa, ma ora una soluzione bisogna cercarla alla svelta. Poi, ovviamente, porterò in Regione l'esigenza di bloccare il consumo di suolo e cambiare la legge regionale 12, quella sul governo del Territorio. Grazie a questa legge sono stati approvati dai Comuni lombardi, Segrate in testa, PGT che complessivamente prevedono così tante nuove case che la regione dovrebbe passare da 10 a 20 milioni di abitanti a spese del prezioso terreno agricolo. Una follia da fermare subito».
Cristiana Pisani