Parrocchia di Milano 2 in festa: l'Arcivescovo Angelo Scola in visita pastorale a Segrate

Parrocchia di Milano Due in festa: una intera comunità pronta, domenica 30 marzo, ad accogliere Sua Eminenza il Cardinale Angelo Scola in visita pastorale - la seconda nella storia della parrocchia, la prima risale al 1996 ai tempi del Cardinale Carlo Maria Martini - nella Parrocchia Dio Padre. Ad attenderlo - poco prima delle 11, ora di inizio della celebrazione della Santa Messa – sul sagrato della chiesa, il parroco, Don Walter Magni, con il sindaco Adriano Alessandrini e il Comandante della Polizia Locale, Lorenzo Giona.

Ad attenderlo - poco prima delle 11, ora di inizio della celebrazione della Santa Messa – sul sagrato della chiesa, il parroco Don Walter Magni, con il sindaco Adriano Alessandrini e il comandante della Polizia Locale, Lorenzo Giona. All'interno, una folla di fedeli in trepida attesa.
Seduti nelle prime file, davanti all'altare, i bambini che a maggio riceveranno il sacramento della Prima Comunione, accanto a loro, il gruppo dei cresimandi (ragazzi di quinta elementare e prima media). Posti riservati anche per le autorità e i membri del Consiglio pastorale e affari economici della parrocchia. Presenti per l'occasione - la Messa è stata una celebrazione a più voci - oltre ai sacerdoti cittadini, i parroci del Decanato di Cernusco sul Naviglio di cui fanno parte Segrate, Pioltello, Cassina de' Pecchi, Carugate e Bussero.
Diversi gli spunti di riflessione toccati nell'omelia di Scola in questa IV Domenica di Quaresima incentrata sul tema della “cecità” - la “Domenica del cieco”, nel vangelo di Giovanni si legge di Gesù che guarisce il cieco nato – e un invito a riflettere su quanto oggi ci rende ciechi. «Quanta cecità avvolge il nostro cuore e la nostra mente e ci impedisce di vedere la verità? Questa è la domanda – dice il cardinale rivolgendosi ai presenti – che tutti dobbiamo farci in questo tempo di Quaresima, il tempo della “penitenza”, parola che – ricorda il cardinale - deriva dal latino “penitus” che significa “profondamente”. La Quaresima, quindi, ci chiede di andare in profondità – ha spiegato concludendo l'omelia - e di vivere il tempo della penitenza».
Al termine della funzione, sotto la tensostruttura all'esterno, il cardinale ha voluto incontrare il gruppo dei cresimandi - circa una novantina di ragazzi - e ha risposto a qualche domanda in un clima sempre di grande familiarità. Poi la benedizione della prima pietra del futuro oratorio. «Si tratta di una superficie di circa 200 metri quadrati in grado di accogliere almeno 200 persone - ha chiarito Don Walter -, un bel passo in avanti rispetto agli spazi attuali - tre salette e un saloncino - che consentono di ospitare solo una settantina di persone e che ci costringono, durante l'oratorio estivo quando i ragazzi sono moltissimi, a montare la tensostruttura esterna». Una reale necessità, oggi, per il quartiere che conta circa 7mila abitanti e 2400 famiglie. Il costo dell'opera si aggira intorno ai 300mila euro, «per dare il via ai lavori bisognerebbe arrivare al 50% - ha spiegato il parroco -, ma al momento la raccolta fondi si avvicina a quota 30%».
La visita si è conclusa con un momento conviviale, «sempre in un clima di grande semplicità e serenità» - ha commentato Don Walter - il cardinale ha pranzato insieme a più di trenta sacerdoti del Decanato con cui ha voluto condividere i problemi delle singole parrocchie.
Cristiana Pisani

Di seguito il video dell'omelia del Cardinale Scola e una galleria di immagini dell'incontro.

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