San Felice fa la voce grossa e annuncia una marcia di protesta sulla Rivoltana

A far la voce grossa, questa volta, è San Felice. «Basta disagi: il Comune e la Provincia devono aprire subito la rotonda e metterla in sicurezza. Giovedì 10 gennaio dalle 14,30 alle 15,30 blocco del traffico. Partecipate numerosi». Questo il testo provocatorio delle locandine affisse sulle vetrine di molti negozi nel centro commerciale del quartiere segratese che, forse più di tutti, lamenta continui disagi causati dal cantiere Brebemi.

Questo il testo provocatorio delle locandine affisse sulle vetrine di molti negozi nel centro commerciale del quartiere segratese che, forse più di tutti, lamenta continui disagi causati dal cantiere BreBeMi. La chiusura della rotatoria sulla Rivoltana, a seguito della demolizione a fine luglio del vecchio cavalcavia, ha reso difficoltoso il collegamento con Segrate centro e Milano, obbligando gli automobilisti a fare un vero giro dell’oca, pochi chilometri in più, ma nelle ore di punta parecchio tempo perso in coda. Questo il motivo principale a base della protesta, ma la marcia sulla Rivoltana alla fine non c’è stata.
«Non era nostra intenzione commettere alcun reato – precisa, riferendosi al blocco del traffico, Marcello Rizzo, titolare dell’agenzia immobiliare Cofim e portavoce dei negozianti presenti all’incontro organizzato in extremis con Sindaco, alcuni assessori e Comandante della Polizia Locale nella mattinata del 10 – ma esprimere il desiderio di essere ascoltati dall’Amministrazione comunale. In effetti, la nostra provocazione ha funzionato e qualcosa si è mosso. Il Sindaco ci ha dimostrato tutta la sua disponibilità, ha accolto le nostre preoccupazioni e ci ha garantito di continuare a vigilare sul rispetto del cronoprogramma da parte di BreBeMi tenendoci informati sullo stato avanzamento lavori addirittura via mail».
La manifestazione di protesta si è così spenta sul nascere e ai pochi intervenuti all’incontro pomeridiano non si è fatto altro che ripetere quanto detto durante la mattinata. Colpevole numero uno sarà la crisi, ma le casse dei negozianti piangono anche a causa della difficoltà che la clientela oggi incontra nel raggiungere il centro commerciale di San Felice, questa la tesi portata avanti dai presenti. La rotatoria provvisoria – realizzata per tamponare la situazione 
 doveva essere pronta per la riapertura delle scuole quel famoso 10 settembre ma, come tutti ben sappiamo, non è mai stata dichiarata “sicura” e i due raccordi, pronti, asfaltati, ritoccati più volte per migliorarne l’accessibilità, non sono stati mai aperti. I lavori sulla rotatoria, agli occhi non solo dei sanfelicini, sembrano procedere molto a rilento e cresce di giorno in giorno il timore che non siano portati a termine entro la data prevista. Al momento si possono ammirare solo i pilastri – ancora in costruzione  su cui sarà posato il nuovo cavalcavia a quattro corsie che consentirà la riapertura dello svincolo. A quando il battesimo? Tra aprile e maggio: questa la data a oggi.

Cristiana Pisani