Segrate, pace in maggioranza e via libera al bilancio 2013

Segrate, torna la pace in maggioranza, ma non senza pesanti frecciatine sui blog; su quello di Sel Segrate, infatti, si legge «è scoppiata la pace, cosa si fa per una cadrega cara Lega». La macchina amministrativa comunale può così ripartire a pieno regime dopo lo stallo politico durato settimane – a seguito dell’azzeramento della giunta da parte del sindaco Alessandrini – che aveva bloccato l’approvazione del bilancio 2013.

Le tensioni interne alla maggioranza dovute ai disaccordi per la definizione della nuova giunta – a oggi dimezzata da 8 a 4 assessori (confermate le nomine di Pedroni, Pdl, Grioni, Lega Nord, Ronchi e Lazzari per gli Indipendenti e rinviata la definizione delle deleghe) - e un Consiglio comunale in cui la Lega, seguita da alcuni consiglieri del Pdl e Scelta Civica, aveva abbandonato l’aula, facendo così mancare il numero legale, avevano fatto slittare in seconda seduta la stessa discussione. Oggi il via libera al bilancio è arrivato. Votato e approvato lo scorso 19 luglio con un sì di quindici consiglieri – tra Indipendenti, Pdl, Lega Nord, Scelta Civica, Udc e Gruppo Misto - sui ventitre presenti e un no compatto dall’opposizione (Pd, Segrate Nostra, Idv e Insieme per Segrate) che ha criticato il documento soprattutto in merito alla voce “spesa corrente”. Molto soddisfatto invece il sindaco Alessandrini per gli obiettivi raggiunti grazie al lavoro fatto sulla “spending review”. Dai tagli fatti a certe spese, in primis la riduzione dei costi della politica che ha generato un risparmio pari a 150mila euro, sono saltati fuori 240mila euro destinati, con l’approvazione del bilancio, al progetto per il sostegno all’occupazione locale. Un bel contributo - un regolamento definirà requisiti e criteri di assegnazione - per le aziende segratesi che assumeranno giovani residenti senza lavoro. E una ulteriore boccata d’ossigeno arriva anche dall’emendamento al bilancio presentato dal Pd; altri 150mila euro spostati per finanziare due capitoli in ambito occupazionale. C’è sempre chi comunque fa la parte del diavolo - vedi blog di Sel Segrate -  e commenta «una buona notizia, se non diventa oggetto di mancate promesse o solamente propaganda politica».
Cristiana Pisani