Segrate ricorda il 4 novembre con una cerimonia per onorare i Caduti e celebrare le Forze Armate

La Santa Messa, la posa delle corone d'alloro, il corteo: la manifestazione segratese per celebrare il 4 novembre

Cimitero di Segrate

Cimitero di Segrate Commemorazione del 4 novembre

«La storia ci insegna a onorare il sacrificio dei nostri Caduti che tanto hanno lottato per difendere la  pace e l'Unità d'Italia».
Così, la città di Segrate ha celebrato il 96° anniversario del 4 Novembre, Giorno dell'Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate in ricordo di quel 4 Novembre del 1918 che decretò la fine della Grande Guerra.
Numerosi cittadini, molte autorità locali – in prima linea con fascia tricolore il sindaco Adriano Alessandrini, il vice sindaco Mario Grioni, l'assessore M. Assunta Ronchi e il Comandante della Polizia locale, Lorenzo Giona, diversi rappresentanti delle Associazioni (Partigiani, Alpini, Protezione civile) si sono ritrovati - martedì 4 novembre - davanti  al Cimitero di Segrate per commemorare i Caduti di tutte le guerre.
La cerimonia, organizzata con la collaborazione dell'Associazione Nazionale Combattenti, Reduci e Simpatizzanti, è iniziata con la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Stefano Rocca nella Chiesetta di San Rocco; poi il momento solenne della deposizione della corona di alloro ai piedi della lapide che ricorda 32 Caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Un cesto di fiori all'Ossario e ai piedi della lapide dedicata ai Caduti e dispersi in Russia; da qui in corteo fino in Piazza della Repubblica dove sono state deposte altre due corone di alloro.
«Con questa cerimonia - ha detto il sindaco Alessandrini nel suo discorso commemorativo - abbiamo volto onorare i Caduti, ma non solo. Oggi si celebrano le Forze Armate che in questi anni hanno cercato di portare la pace in tutto il mondo. In questo momento mi viene in mente una frase che dicevano saggiamente i latini: “Si vis pacem, para bellum”. Così noi, quando incontriamo un militare, un agente, un poliziotto, ricordiamoci di fare un sorriso, solo un piccolo gesto di gratitudine verso chi tutti i giorni dedica un pezzettino della propria vita per difenderci, per garantire la pace e la democrazia». 
Segrate, 4 novembre

Segrate, 4 novembre Testimonianza delle missioni di pace

Ma il 4 Novembre non è stato solo commemorazione. Dai momenti solenni si è passati alla viva testimonianza: alcuni studenti delle scuole segratesi hanno infatti avuto l'opportunità di ascoltare dalla voce di alcuni militari dell'Esercito e dell'Aeronautica cosa realmente fanno i soldati italiani all'estero in missione di pace. «Quando si parla di missioni di pace, pochi sanno in cosa consistono veramente – ha commentato il sindaco Alessandrini durante l'incontro svoltosi al centro Verdi -; in televisione scorrono spesso le immagini di soldati che imbracciano armi, ma non quelle di uomini che lavorano per ricostruire ponti, strade, asili e scuole e consentire così alle popolazioni di ritrovare una "quotidianità" di vita. Questo devono sapere i nostri giovani - ha sottolineato il primo cittadino - questo dobbiamo far loro conoscere attraverso l'esperienza viva e diretta di chi è stato e continua a recarsi in missione nei paesi che non conoscono la libertà. Con la consapevolezza dell'eroismo e dello spirito di amore e di servizio per la patria e per il prossimo in difficoltà che animano i tanti giovani che lasciano famiglie e casa per servire lo Stato servendo chi non conosce né diritti né democrazia. La commemorazione di chi ha sacrificato e sacrifica ogni giorno la propria vita acquista senso e valore e il ricordo diventa memoria per le generazioni di oggi e future».
Cristiana Pisani