La lunga attesa per la scuola dell’infanzia...

I cittadini di Premenugo avranno la nuova scuola dell'infanzia. L'Amministrazione rassicura gli abitanti della frazione del Comune di Settala e spiega che cosa è accaduto.

Un’attesa troppo lunga. I cittadini di Premenugo aspettano da tempo l’apertura della nuova scuola dell’infanzia di via Genova, immersa in un’area verde e adiacente al parco di questa frazione del Sud Est Milano. L’Amministrazione spiega che cosa è successo nel giro di un biennio: «Purtroppo si sta consolidando una consuetudine. In generale, le imprese che vincono gli appalti non riescono a essere puntuali. In questo caso l’associazione temporanea d’impresa incaricata per la realizzazione della scuola ha avuto alcuni problemi di natura economica, sono state concesse proroghe, ma non è bastato. Alla fine l’impresa non è riuscita a completare l’opera» sintetizza l’assessore all’Edilizia Tarcisio Lupi. Questo lo scenario in cui si è dovuta muovere l’Amministrazione e che ha causato il ritardo nella conclusione dei lavori che sarebbero dovuti terminare nel 2009 e che non possono più essere rimandati. Si prevede, infatti, per il prossimo anno scolastico, un aumento del numero dei genitori che avranno bisogno di iscrivere i propri figli alla materna. Sarà allora possibile ottenere quel numero minimo sufficiente di richieste perché l’Ente locale si aggiudichi dagli organi preposti il nulla osta necessario per aprire nuove sezioni. Un requisito che, secondo le dichiarazioni dell’assessore alla Cultura di Settala, Massimo Labadini, quest’anno non è stato raggiunto. Attualmente le sezioni delle scuole dell’infanzia dislocate nel territorio di Settala sono 10,5 tra statali e private convenzionate, per un totale di circa 259 alunni. Ora non resta che le singole ditte a cui sono in corso di affidamento specifici lavori portino a termine le opere rimanenti, tra cui la posa degli zoccolini e delle pavimentazioni e la sistemazione del giardino. L’auspicio è che la nuova struttura possa essere inaugurata per la primavera del 2012 e che il Provveditorato e il Ministero dell’Istruzione, una volta fatta richiesta, inviino il personale docente necessario perché i bambini abbiano i loro insegnanti.

Alessandra Moscheri