I terroristi hanno vinto: la paura si è insinuata in noi

Torino è la più grande vittoria dell’Isis e dell’estremismo islamico: anche durante una partita di calcio non ci sentiamo al sicuro e la psicosi di massa è dietro l’angolo

Le scarpe perse dalla folla in fuga da Piazza San Carlo, Torino. (Fonte TG COM)

Le scarpe perse dalla folla in fuga da Piazza San Carlo, Torino. (Fonte TG COM)

Conviviamo con la percezione della minaccia che è andata incrementandosi dal 2001

Attentati a Londra e Torino…».
Ma a Torino non c’erano terroristi!».
C’erano invece, nella testa di tutti, ed è ancora peggio».

Queste le parole di una vignetta realizzata da Yama, che riesce a riassumere in tre righe il contesto storico in cui viviamo. Un contesto dove continuiamo a illuderci che la guerra sia lontana, che gli attacchi terroristici siano solo frutto di sporadiche manifestazioni d’odio, che si possa andare a cena in un ristorante o a cantare in un concerto senza che nulla di tragico possa accaderci. O almeno questo è ciò che ripetiamo a noi stessi e agli altri: «Va tutto bene e gli estremisti non cambieranno mai il nostro modo di vivere». 

Eppure in una parte recondita dei nostri pensieri e sensazioni si è insinuata una piccola dose di paura e allarmismo, pronta a rivelarsi da un momento all'altro. Cerchiamo di ignorarla, ma ormai è dentro di noi. Per questo motivo calano a picco i viaggi nel Maghreb, in Egitto e in Turchia, per questo l'idea di fare un week-end a Londra o Parigi non viene più spontanea come un tempo, per questo se ci troviamo in metropolitana guardiamo con maggiore diffidenza un sacchetto o una borsa abbandonata. Continuiamo a perseguire la solita routine quotidiana, a prendere gli stessi mezzi, a uscire nei soliti locali, eppure abbiamo perso al contempo quella sicurezza che ci stava ormai cullando, insieme all’illusione che tutto sia ancora come prima. 

Oggi se ci si reca ad un evento qualsiasi a Milano, si noterà la massiccia presenza di forze dell’ordine, ma persino alla centenaria fiera dell’Ascensione di Voghera sono comparse le barriere antisfondamento per prevenire possibili attacchi via camion: Nizza, Berlino, Stoccolma e Londra ne sono testimoni. Tanti particolari che ci riportano alla realtà, ovvero che potrebbe accadere qualcosa da un momento all’altro e nei posti più impensabili. 

Non è un caso che si parli dei fatti accaduti a Torino il 3 giugno come il più grande successo del terrorismo: 30-40mila persone radunatesi per assistere alla Finale di Champions in piazza San Carlo che fuggono in preda a un’incontrollabile psicosi di massa dovuta a un finto allarme bomba. Le riprese video parlano da sé e sono impressionanti. Qui non si vuole aprire un dibattito sulle mancate precauzioni adottate dal Comune, ma a che cosa è stato in grado di produrre la suddetta dose di paura che si è radicata in noi. Sono bastati un petardo e la caduta di una transenna per provocare più di 1500 feriti con un bambino che lotta per sopravvivere. Siamo sicuri si sarebbe giunti a un epilogo simile se un petardo fosse stato esploso anni fa? Si è assistito a scene di panico puro, migliaia di persone che fuggivano in cerca di un riparo, di una salvezza, accalcandosi l’uno sull’altro, senza che vi fosse un reale pericolo o un attentatore in carne ed ossa, il tutto si è verificato per la sola aleggiante percezione della minaccia, in una serata dove Londra subiva nuovamente un attacco, e 7 persone rimanevano uccise per mano della follia islamista. 

Dal 2001 con New York, sono iniziate le tante tappe del terrore, in una corsa che non si è ancora conclusa. Terrore che è andato incrementandosi, e noi europei stiamo cambiando gli occhi con cui osserviamo il mondo, ma non sappiamo come reagire, perché siamo in mezzo ad una guerra incontrollabile, dove il vicino di casa può trasformarsi in carnefice o partire alla volta della propria “Guerra Santa”. L’elemento più triste è appunto il fatto di non possedere più come prima il pieno controllo della propria vita, o meglio l'obbligo nel convivere con l’imperscrutabile, tra sospetti e sfiducia, e in questo i terroristi hanno vinto. 

Stefania Accosa
La fuga dei tifosi da Piazza San Carlo (Fonte: Il Mattino)

La fuga dei tifosi da Piazza San Carlo (Fonte: Il Mattino)