Ius soli all'italiana, perchè sono favorevole

L'opnione di Giancarlo Trigari su un tema di attualità in discussione in questi giorni alla Camera

Essere cittadino italiano (e di uno stato in generale) significa godere in Italia, secondo l'ordinamento giuridico, di pieni diritti civili e politici. In base al trattato di Maastricht ogni cittadino italiano è anche cittadino europeo, con il diritto in particolare di libera circolazione nella Comunità Europea ed elettorato attivo e passivo del Parlamento Europeo.
Dovendo affrontare il tema della concessione della Cittadinanza Italiana con cognizione di causa, la prima cosa che ci si dovrebbe chiedere è quali sono i privilegi che si ottengono con la Cittadinanza. Di fatto elencarli dettagliatamente comporterebbe un lavoro molto lungo di analisi di tutte le leggi italiane per evidenziare gli aspetti che vengono legati al possesso della cittadinanza. Non mi risulta che qualcuno l'abbia fatto, per cui possiamo solo riferirci ad una valutazione generica. 
Principalmente possiamo cominciare con l'affermare che esistono forme di partecipazione all'interno della struttura dello Stato Italiano per cui è richiesta la cittadinanza. Si tratta di aspetti specifici che coinvolgono l'amministrazione pubblica, in quanto le Aziende private se hanno bisogno di personale sicuramente non lo selezionano in base alla Cittadinanza.
Quindi di sostanziale rimangono la libera circolazione e l'elezione dei Parlamenti nazionale ed europeo.
Occorre infatti sottolineare che, per quanto riguarda gli obblighi, le persone a cui si vorrebbe concedere la Cittadinanza con la legge in discussione al Senato, sono residenti in Italia e quindi soggetti a tutti gli obblighi previsti dalle leggi ne più ne meno dei cittadini italiani.
Cosa ci guadagnerebbe sostanzialmente questa gente, figli di genitori stranieri, nata e che ha vissuto sempre in Italia?
Non dovrebbe più confrontarsi con la diabolica burocrazia italiana ogni volta che deve spostarsi all'estero, per prima cosa.
In secondo luogo potrebbe partecipare attivamente alla vita politica. Trattandosi di persone che vivono in Italia da quando sono nate, è presumibile che le loro preferenze politiche si distribuiscano come gli altri, principalmente in base alla classe economica di appartenenza, senza contare la loro scarsa incidenza visto l'esiguità del numero.
Devo darvi una notizia, come dice il Salvini di Crozza, lo straniero o la straniera che sposa una cittadina o cittadino italiano, acquista la Cittadinanza automaticamente! Questo prevede la legge italiana tanto per chiarire le idee a chi parla di “sostituzione etnica” nel caso di approvazione della legge in discussione al Senato.
Il “meticciato” non solo è previsto da sempre nella legislatura italiana, ma fa parte dell'anima del popolo italiano, fin dalle lontane origini dell'Impero Romano. Il popolo italiano nei secoli ha sempre saputo trarre il meglio dall'incontro con altre etnie e questa è stata la sua forza anche quando ha subito la dominazione straniera.
Insomma il polverone sollevato sulla legge, indicata erroneamente come “ius soli”, è in realtà una “sola” micidiale, con scopi puramente e meschinamente politici. 
Infatti una vera legge sullo “ius soli” avrebbe un solo articolo: “Chi nasce in Italia acquista automaticamente la cittadinanza italiana”. 
Quella che il Senato si appresta a varare è come al solito un contentino, risultato di un compromesso, che rende giustizia ad una parte selezionata di cittadini italiani con genitori stranieri.
Perché costoro sono già da lungo tempo cittadini italiani. Non solo, la concessione non è affatto automatica perché richiede l'inserimento in un nucleo famigliare stabile e produttivo.
La maggior parte di coloro che si agitano non sa di cosa stanno parlando e non ha letto neanche una descrizione sintetica di tutti gli aspetti della legge.
I politici in mala fede soffiano sul fuoco della paura dello straniero, alimentando reazioni e pregiudizi irrazionali per acquisire consenso.
Da sempre, nelle situazioni di crisi economica, si è tentato di dirottare la rabbia dei cittadini sullo straniero, additato come l'origine di tutti i mali. I meno dotati culturalmente abboccano facilmente e così, specialmente sui “social”, in maniera del tutto acritica, disegnano scenari catastrofici per la nostra identità nazionale. Non percepiscono neanche il ridicolo delle loro affermazioni, se appena si specificano i numeri in gioco. 
Tra l'altro in Italia la popolazione attiva è drammaticamente in calo a causa della diminuzione costante delle nascite. Accogliendo, anche formalmente, questi italiani nella nostra comunità mettiamo una piccola toppa allo strappo enorme della denatalità, con elementi selezionati e affidabili, molto più di quanto potrebbe essere il figlio di uno straniero delinquente che oggi può aver acquisito la cittadinanza semplicemente sposando una ragazza italiana.