L’uragano Vendola mette a nudo la politica italiana

I gabinetti dei partiti, troppo spesso, a Sinistra come a Destra, non hanno dato spazio alle nuove leve, ragazzi e ragazze che hanno le qualità per dare un decisivo contributo alla politica del Paese. Non solo i giovani precari confidano in lui, ma anche tanti quarantenni che si trovano senza prospettiva per i propri figli chiedono un cambiamento, che Nichi promette di dare. Anche al governo Berlusconi e al suo esecutivo, al di là delle vicende personali del premier, che poco interessano agli italiani, vanno riconosciuti i loro meriti: il sistema Italia ha retto in un momento di crisi internazionale, è ai massimi storici la nostra influenza in politica estera, hanno ottenuto risultati eccellenti nel campo della sicurezza, del lavoro, del welfare e dell’istruzione; hanno governato un momento difficile. Ma ora, al Paese tutto questo non basta. Ora bisogna andare avanti, per evitare scontri sociali pericolosi per la democrazia. Questa opera di ringiovanimento della classe politica del Paese, avviata da Vendola, farà solo bene alla democrazia, sia a Sinistra, che a Destra. I partiti che vorranno sopravvivere all’uragano Vendola, è bene che comincino a pensarci seriamente. Cambiamento, per onor del vero, cominciato anche in altre compagini politiche, già dalla scorsa tornata elettorale. Un esempio su tutti, l’UDC milanese, che ha fatto fuori i vecchi colonnelli e ha affidato la Provincia di Milano e la Regione in mano a tre uomini nuovi, che rappresentano la parte più innovativa del partito, Enrico Marcora, Pasquale Salvatore e Alessandro Sancino. Il segretario del Partito Democratico Bersani è bene che si metta in testa che l’Italia non ha più bisogno di battaglie di principio, ma di soluzioni, e se non cambierà rotta velocemente, l’uragano Vendola travolgerà anche lui. Basta con le barricate: così si può riassumere in due parole il Vendola pensiero. Vendola è la vera novità del panorama politico del Paese, proprio come lo fu Bossi 20 anni fa. È il nuovo soggetto con cui chi governerà dovrà fare i conti, perché Futuro e Libertà, di per se stesso, non porta alcuna novità, anzi rischia di essere il partito in cui tanti personaggi, estromessi dalla segreteria nazionale del PDL, troveranno ancora una volta il modo di riciclarsi. Questo sempre che Sinistra Ecologia e Libertà non prenda la stessa piega del partito di Fini, con i riciclati della Sinistra. Qualche pericolo è già reale: in alcuni Comuni del Sud Est Milano, qualche personaggio che in questi anni è rimbalzato fra le forze del Centrosinistra, è già saltato sul carro, con la speranza di farsi lavare i panni dall’uragano Vendola.

Giulio Carnevale