A proposito dell’ultimo editoriale di Mazzola riguardante Togliatti

Informazioni che la nomenclatura di Sinistra del dopoguerra e del Sessantotto si è guardata bene dal divulgare, facendo così passare un politico come Togliatti come santo, quando invece è stato uno dei più grandi carnefici che il PCI abbia visto transitare fra le sue fila. Ha dapprima caldeggiato l’invasione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica, e poi si è lavato le mani sui nostri connazionali prigionieri nei lager sovietici. Bell’esempio di sobrietà politica. Con che coraggio il signor Mazzola scrive che ormai “non è vero quello che è successo, ma è vero quello che si strepita dalle tribune mediatiche”? Sull’Unità d’Italia, Mazzola, con il fare tipico della propaganda prima fascista e poi comunista, sostiene una tesi sbugiardata dalla storia. Altro che il paladino che ha fermato la rivoluzione comunista nel 1948, in seguito a un attentato. Togliatti fu un vigliacco che non ebbe il coraggio di capeggiare una rivoluzione. Si trovava molto di più a suo agio nei palazzi, piuttosto che nelle trincee. Per smentire ancora una volta le deliranti affermazioni di Moreno Mazzola su Togliatti, paladino dell’Unità d’Italia, riporto di seguito l’intervento di Palmiro Togliatti al XVI Congresso del PCUS: «È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica. Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin. È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano». L' ho fatto per ricordare a tutti i sinistri nazionalisti per un giorno, cosa diceva riguardo all'Italia uno dei loro gloriosi miti. Ecco signor Mazzola, quando cita la storia lo faccia interamente e non estrapoli solo quello che le fa comodo. Ma d'altra parte, come diceva una vecchia canzone: "Uno straccio rosso hai per bandiera... perché non sei degno di servirne una vera".