Accosa: «Non a tutti sono garantiti eguali diritti di parola. Anche se cercano di toglierci la voce noi ci siamo»

La Presidente del Circolo Fratelli d’Italia di Peschiera Borromeo, scrive una lettera al Direttore di 7giorni sul tema delle limitazioni alla libertà di espressione

Stefania Accosa

Stefania Accosa Presidente del Circolo FdI Norma Cossetto di Peschiera Borromeo

Gentile Direttore,
sembra assurdo parlare ancora al giorno d’oggi di limitazioni alla libertà di espressione, eppure è così. Viviamo in un mondo dove la credibilità di un’affermazione o di un’idea è direttamente proporzionale al numero di followers della persona che la propone, viviamo in un mondo dove i contenuti lasciano posto all’apparenza, un mondo dove se cerchi di comunicare il tuo punto di vista non allineato a quello “imposto” c’è sempre qualcuno pronto a impedirtelo.
Non sono mai stata una persona dai toni accesi, anzi, sono sempre stata a favore del confronto, ho amici in partiti politici in antitesi col mio, cosa che per alcuni è inconcepibile, eppure è una cosa normale, la pensiamo diversamente, parliamo, magari discutiamo ma si chiama dialogo costruttivo. È normale perché a nessuno dovrebbe essere impedita la possibilità di esprimere liberamente le proprie idee, questo dovrebbe avvenire in una democrazia.
Poi sono accadute certe cose che mi hanno fatto aprire gli occhi, ho preso consapevolezza del fatto che non a tutti sono garantiti eguali diritti di parola. Sono coordinatrice cittadina di Fratelli d’Italia, membro del direttivo di Gioventù Nazionale Milano e vedo la politica con gli occhi romantici di chi crede che alzandosi le maniche e impegnandosi si potranno cambiare in meglio le cose. Credo come i nostri tanti iscritti in idee e valori che ci accomunano e vorremmo comunicarli, eppure la bocca spesso ci viene chiusa.  
Collaboravo a una pagina che si chiamava “La Fenice” gestita da giovani di centro destra e a maggioranza FDI e GN, una pagina seria, commentavamo la politica nazionale ed estera, avevamo creato un format con interviste e servizi. Mai una parolaccia, mai una parola fuori posto, sempre professionali, con 30mila followers in poco tempo, tutti felici che ci fosse una pagina così per i giovani di un colore politico vicino. Era una cosa rara, poi ho capito perché. Pagina bloccata per 2 volte, sparita…ora non esiste più. Ogni volta che si provava a riaprire venivamo zittiti e ora per condividere le nostre idee siamo costretti a confrontarci su un gruppo privato.
Sui comunicati stampa non sto nemmeno ad iniziare l’argomento. Per quanto lodevoli siano alcune nostre iniziative come attivisti, per quanto si possa stare in piedi la notte a preparare cartelli, striscioni, e atti da presentare in Consiglio regionale o comunale ecc. molti quotidiani e agenzie non le prendono mai in considerazione “per non farci pubblicità” succubi di “linee editoriali” tenute nascoste dietro a un’apparente obbiettività di informazione.
La sparizione di post e commenti poi è divertentissima e mi chiedo come funzioni. Anche perché a volte ho provato a segnalare foto al limite della pornografia e post colmi di volgarità assolute, minacce ecc…e mai una volta che venissero accettate… un commento contro il Governo invece ed ecco la cancellazione.
Questo è uno sfogo forse poco professionale, ma dovuto, anche a nome di tutti i nostri fedelissimi che ogni giorno convivono con questi atteggiamenti.
Viviamo sempre nell’ansia di come scrivere un testo che possa rispettare i parametri (misteriosi ma non troppo) cercando comunque di far valere il nostro punto di vista … ma a volte non basta. Anche su molti gruppi locali Facebook comprendi che le regole valgono solo a seconda della colorazione politica. A te viene detto che su quel gruppo devi solo scrivere di Peschiera Borromeo, che non devi parlare di politica nazionale e nemmeno regionale, che non devi fare propaganda politica ma al massimo parlare di cultura extralocale … poi scopri che solo i tuoi post stranamente “infrangono le regole del gruppo” venendo cancellati e che agli altri è concessa ogni pubblicazione “di propaganda”.
Su di noi vi sono troppi pregiudizi e a volte ci è tolta la possibilità di dimostrare quanto siano distanti dalla realtà. Siamo peschieresi, siamo cittadini italiani che amano il proprio Paese, siamo gente concreta che non si arrende nel perorare la causa nonostante tutti gli ostacoli … e infatti nonostante tutto stiamo crescendo, perché i contenuti, le buone idee, la concretezza vincono su ogni cosa.
So che molti si sentiranno rassicurati da bavaglio ad hoc, ma io non lo sarei nemmeno se accadesse all’inverso. Perché siamo fino a prova contraria in una democrazia ed è giusto che a tutti venga consentito di esprimere liberamente il proprio pensiero, condivisibile o meno che sia.
Anche se cercano di toglierci la voce noi ci siamo.
Stefania Accosa