Peschiera, Falletta: «Le mie scelte furono solo politiche, Lugarà non l'ho mai conosciuto e non l'ho mai incontrato»

L'ex sindaco rivendica l'azione politica tesa a salvare Zambon per altri tre mesi, e lancia una frecciatina al suo ex gruppo politico: «Mi sento offeso»

Antonio Falletta

Antonio Falletta

Secondo quanto dichiarato dall’Onorevole Luca Squeri, Antonino Lugarà  ha consigliato lui, di incontrare l’allora capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale Antonio Falletta. Secondo il presunto esponente delle cosche calabresi,  Falletta  avrebbe spiegato al Coordinatore provinciale di Forza Italia le motivazioni per non far cadere la Giunta Zambon. Abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex Sindaco di Peschiera Borromeo Antonio Falletta per chiedere lui lumi sulla vicenda.

Ha mai incontrato Antonino Lugarà?
Io Lugarà non l’ho mai visto, non l’ho mai conosciuto e non so chi sia. L’unica cosa che so che c’era un esponente del Partito Democratico in contatto con Luca Squeri, mi pare di ricordare che fosse un esponente a livello regionale. L’intenzione manifestata era quella di  cercare  una strada per non mandare a casa Zambon. Era una questione di carattere politico. Altri generi di contatti io non ne so nulla. Il resto lo so perché ho letto le cronache di questi giorni.

Quindi la sua scelta di non fare cadere Luca Zambon all’approvazione del bilancio  era una scelta solo politica?
La mia posizione, all’inizio condivisa con gli altri Consiglieri di Forza Italia, nasce dalle proposte che abbiamo fatto approvare nel Bilancio. Certo alla luce di quello che oggi raccontano i giornali, scoprire che dietro a tutto questo ci fosse la ‘‘ndrangheta mi si accappona la pelle. Non ho mai avuto a che fare con personaggi del genere nè quando facevo il sindaco nè tanto meno quando facevo il Consigliere comunale. Io scrissi ai cittadini che le mie intenzioni erano di tenere li Zambon fino a febbraio, tempo incongruente con le manovre di questi personaggi per l’approvazione di una RSA o altro emerso dalle cronache.

Ma non le sembra strana la vicenda?
Penso che qualcuno andasse a vendere contatti che non avesse, Mantovani a Peschiera non ha mai avuto nessun ruolo, per fare una RSA ci voleva ben altro. Non mandare a casa Zambon a dicembre ma farlo tre mesi dopo non avrebbe fatto differenza per le mire del malaffare. Per fare quello che è emerso dalle intercettazioni ci volevano anni non certo pochi mesi. Se poi vogliamo discutere se fosse opportuno o no mandare a casa Zambon subito, o dopo tre mesi, facciamolo, ma sono solo disquisizioni politiche. Sotto il punto di vista del profilo morale, di persona che ha fatto cinque anni il Sindaco e un anno il Consigliere comunale, sono tranquillo e sereno. Posso affermare che queste questioni non hanno mai avuto a che vedere con me.

Come giudica le affermazioni della maggioranza di Peschiera Borromeo che la dipinge come il colpevole del momentaneo salvataggio della Giunta di Zambon e quelle del Sindaco Caterina Molinari che ha dichiarato che i politici di questi ultimi dieci anni hanno spremuto Peschiera Borromeo fino all’ultima goccia?
Non è possibile confondere una posizione politica giusta o sbagliata che sia con un intervento di gente poco raccomandabile che ha disegni criminali, che non ha nulla a che fare con me. Sono un po’ schifato di questo modo di fare politica, ma lo sono ancora di più quando certe dichiarazioni le fanno quelli che hanno lavorato con me per parecchi anni.  Uno può commettere degli errori, discutere se era giusto o no  mandare a casa Zambon, ma  per quelli che sanno con che profilo abbiamo lavorato contro le illegalità, partendo da quelle di Bellaria dove abbiamo subito enormi pressioni, che hanno condiviso un percorso politico insieme a me che per avere visibilità o legittimazione politica, provo un enorme schifo e mi indigna. Che la Molinari faccia affermazioni del genere mi interessa poco - anche se si dovrebbe preoccupare di amministrare meglio, ci sono un sacco di problemi irrisolti -, il Sindaco non mi conosce e non ha mai lavorato con me ma che lo facciano altri che mi conoscono bene mi offende.