Peschiera, M5S: «Come è possibile che un dipendente di una società, che potrebbe partecipare al bando di alcuni milioni di euro, presieda la commissione?»

«Tutto ciò non doveva succedere e il Movimento 5 Stelle pretende che si faccia chiarezza»

Davide Toselli

Davide Toselli

Nella giornata di oggi 22 marzo anche il Movimento Cinque Stelle di Peschiera Borromeo ha diramato un comunicato sul presunto conflitto di interessi emerso  durante lo svolgimento della Commissione servizi sociali di lunedì 20 marzo: «Come è possibile – recita il comunicato stampa - che un dipendente di una società, che potrebbe partecipare al bando di alcuni milioni di euro indetto dal comune, presieda la commissione che dovrà discutere i meriti del nuovo regolamento dei nidi? Regolamento che sarà la base su cui verrà redatto. dagli stessi funzionari comunali, il bando di gara per l’incarico al nuovo gestore dei nidi? Intravediamo serie motivazioni che espongono il Comune a possibili accuse di conflitto d'interesse della presidente (come evidenziato dall'art. 45 del regolamento comunale del consiglio comunale) e conseguenti contestazioni del bando che verrà redatto. Perché, ci domandiamo,  nessuno è intervenuto prima, evidenziando questo possibile conflitto d'interessi? Chi doveva vigilare? Chi ha permesso che il lavoro di una commissione crollasse in questo modo? Chi ha messo in questa condizione di estremo disagio la commissione, la Presidente, i tecnici del comune ed il Comune stesso, che non sa  in futuro quali problemi dovrà affrontare in fase di gara? Possibile che sia stata ignorata o sottovalutata da tutti una situazione così inappropriata? Tutto ciò non doveva succedere e il Movimento 5 Stelle pretende che si faccia chiarezza al più presto su quanto successo ribadendo che mai verranno tollerate leggerezze di alcun tipo da parte di chiunque rappresenti i cittadini. Chiediamo inoltre che in Consiglio si chiarisca il ruolo di chi non ha vigilato tra gli organi preposti. Tutti i commissari e la presidente – conclude la nota stampa - si sono dimessi per poter consentire la nomina di una nuova commissione quanto prima».